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Riforma pensioni Francia, Contro Macron chiusa la Torre Eiffel

Gianfranco Ferroni
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Quando i francesi protestano nessuno li ferma. È una nazione rivoluzionaria, per nascita e definizione, che conferma sempre la sua indole: e così contro la riforma pensionistica voluta dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron tutta la Francia è ferma, con ripercussioni negative anche a livello internazionale.

Pure l’accesso alla Tour Eiffel, un simbolo transalpino per eccellenza, è stato sbarrato. Il disagio si percepisce tra coloro che abitano a Parigi, anche se vista con gli occhi degli italiani la protesta appare fuori tempo: cosa dovevamo fare noi allora contro Elsa Fornero, capace di mettersi a piangere per «indorare la pillola» agli italiani, cercando di impietosirli? Sarà che il giovane Macron non è uno che si mette a versare lacrime, comprese quelle di coccodrillo, fatto sta che la differenza tra le due nazioni è evidente. Cosa si salva? La Francia rappresentata fuori dai confini, dove arriva solo l’eco di lontane proteste: come Villa Medici, dove la mostra «Orient-Express & Cie. Itinerario di un mito moderno» è tranquillamente visitabile.

E pensare che nella giornata di ieri, giovedì, Sncf aveva sconsigliato di viaggiare in treno a causa degli scioperi proclamati dai sindacati, con i manifestanti che hanno occupato i binari delle stazioni principali francesi.

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