Guerra al contante, Bankitalia sogna la società della precarietà
Le reazioni alle prime vere mosse del governo Meloni iniziano a trasmettere l'insofferenza di taluni ambienti verso un governo politico. Si tratta di ambienti che finora avevano direttamente o indirettamente una sorta di golden share nell'esecutivo ovvero di settori la cui parola era aumentata oltre misura nei mesi della pandemia. Insomma, dall'Europa a Bankitalia, dai giornalisti mainstream alle virostar, le mosse della Meloni iniziano a sparigliare le carte. Le parole nette del ministro della salute Schillaci contro l'obbligatorietà vaccinale sono importanti perché non ci saranno più né ricatti sul lavoro né green pass.
Ma concentriamoci su Bankitalia. «Le disposizioni in materia di pagamenti in contante e l'introduzione di alcuni istituti che riducono l'onere tributario per i contribuenti non in regola rischiano di entrare in contrasto con la spinta alla modernizzazione del Paese che anima il Piano nazionale di ripresa e resilienza e con l'esigenza di continuare a ridurre l'evasione fiscale». Oibò, non pensavo che Bankitalia parlasse come un sindacato delle banche e di chi fornisce servizi monetari: la difesa delle carte elettroniche a scapito del contante (che è moneta legale, persino più delle prime) in nome della modernizzazione mi sembra una corbelleria colossale.
Qual è la modernizzazione che interessa a via Nazionale? Quella per cui tolto il contante i gestori dei servizi privati di pagamento possono di fatto rivalersi sui cittadini bloccando la carta e quindi il pagamento? In Cina questa cosa sta diventando la regola: tu sei in ritardo nel pagamento di un servizio? La banca preme un pulsante, la tua carta si blocca e tanti saluti alle tue rivendicazioni sul fatto che i soldi accreditati sono tuoi e nessuno te li può bloccare. Il contante è innanzitutto libertà (anche rispetto al potere unilaterale delle banche e di chi gestisce i servizi di pagamento con carta), è una opzione di pagamento, è una riserva di valore e tanto altro. La modernità di cui parla Bankitalia, infine, è la stessa per cui ti spingono verso l'home banking per tagliare sportelli, personale e servizi vari? Perché questo è ciò che sta accadendo. Oppure la modernità cara alla ex banca centrale è quella dove da Amazon al delivery si stanno agevolando strane piattaforme che, in dumping, uccidono il commercio e la piccola impresa italiana?
Le critiche di Bankitalia alla manovra non reggono nemmeno laddove si afferma (per quanto in buona compagnia) che a una maggiore libertà al contante corrisponda una riduzione della lotta all'evasione fiscale: non è così, come dimostrano i grandi scandali di elusioni fiscali finiti o in grandi transazioni o in infinite cause. L'elusione fiscale e certe pratiche evasive si compiono bellamente con operazioni finanziarie, per lo più esterovestite, di raffinata ingegneria fiscale. Il nero può essere invece un nero che rientra in un circolo monetario (talvolta è persino un nero di sopravvivenza) oppure è la pulizia di denaro sporco, ma qui il problema non è il contante in sé ma una lotta alle mafie che negli anni pochi governi hanno fatto se non a chiacchiere. Ultima questione, sempre legata a Bankitalia, riguarda il reddito di cittadinanza. Si potrebbe liquidare la questione domandandosi il perché di tale intervento: un governo politico si caratterizza da azioni politiche. Intervenire sul reddito per potarlo da target diversi dal mero sostegno è una scelta politica. Perché allora il mondo bancario è intervenuto così frontalmente? Per due motivi: la grande finanza sta investendo su misure pubbliche di questo tipo (il reddito è solo uno degli strumenti possibili) per continuare ad agire sull'intelaiatura dei diritti dei lavoratori. Pensateci: più si spinge verso una società precaria e più la famosa «modernizzazione» tanto cara ai vertici di via Nazionale può evolvere verso un mondo precario, leggero, «a noleggio». Meno lavoro, meno diritti, meno salari ma più modernità: house sharing, car sharing, smart working o work sharing... Un tempo si chiamava potere feudale, oggi modernità. Sarà il grande tema di un futuro senza lavoratori.