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Combattere la recessione usando i risparmi: l'economia ripartirà

Bruno Villois
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Il combinato disposto di super bollette energetiche e maxi aumenti del carrello della spesa, pari a 3-4 punti in più di inflazione oltre il dato ufficiale Istat, tedieranno ancor di più della media nazionale, imprese di servizio e famiglie residenti nelle maggiori città italiane, con Roma e Milano in testa anche in valore assoluto. Già il costo della vita in entrambe le città è tra i più alti d'Italia, ma per Roma lo è solo per il centro, nel quale i canoni locativi e prezzi degli immobili sono spesso proibitivi ma che riguardano una ristretta cerchia di residenti, nel resto della città metropolitana la situazione socio-economica è sovente compromessa a causa dell'esplosione dei costi energetici a cui si è aggiunta negli ultimi tre mesi la rincorsa dei prezzi del carrello dei generi alimentari e di prima necessità, il tutto in presenza di salari bloccati e di un reddito procapite mediano tra centro e resto città non certo esaltante. L'inflazione reale è ben superiore al 10% e può mandare ad una Caporetto le tasche dei residenti e quindi di produrre un flop per i consumi.

 

 

Anche il delicato equilibrio del bilancio del Comune, già fortemente sofferente dai postumi Covid, con le sue aziende di capitali controllate a leccarsi del ferite del 2020 e primo semestre 2021, imporrà tagli a pioggia ai servizi pubblici, servizi che già ora sono carenti è totalmente inefficienti, tanto da costringere l'ampio pendolarismo a fare i salti mortali e dover ricorrere all'utilizzo di mezzi propri. In questo quadro assai complesso c'è un alto rischio di peggioramento per una possibile recessione. La bolletta del gas pubblico e quella ad utilizzo domestico o per le imprese continuerà ad essere extra large, cosi come lo è stato quella elettrica in estate per i condizionatori a manetta per abbattere l'insopportabile caldo. Fino a oggi a supportare l'economia cittadina è stato l'anno record del turismo straniero, grazie alle tasse di soggiorno, particolarmente rilevanti a Roma, le quali hanno dato una forte mano ai conti comunali, ma il prevedibile calo delle presenza estere, a partire da novembre fino a febbraio, e le difficolta dei residenti andranno ad inciderà molto negativamente sui consumi, facendo emergere un inasprimento del peso negativo per la grande maggioranza dei commercianti e dei servizi. Lo smart working, privato e pubblico, rinvigorito dall'esigenza di ridurre il costo energetico negli uffici, alimenterà un ulteriore diminuzione dei consumi.

 

 

Evitare una corsa al rialzo dei prezzi di ogni tipo di prodotto sarà essenziale, così come lo sarà l'invito a spendere negli esercizi commerciali fisici, limitando le spese dell'e-commerce. A confortare ci sono però i depositi bancari, mai così abbondanti. Bisogna evitare di farsi prendere dallo sconforto strozzando i consumi perché alimenterebbe ulteriori difficoltà all'intero tessuto socio economico romano. Utilizzare una parte dei risparmi, seppur con quale dose di lacrime e timore, aiuterà ad evitare di affossare commercio e pubblici esercizi. La previsione di una recessione limitata ai primi 3 trimestri del prossimo anno, se confermata nei prossimi mesi, consente di ritenere sostenibile il periodo del rallentamento dell'economia. Utilizzare parte dei risparmi per aiutare la ripresa sarà fondamentale, evitare il crollo dei consumi lo è altrettanto.

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