Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Elezioni 2022: sul confronto tv è il momento delle polemiche e della doppia morale

Arnaldo Magro
  • a
  • a
  • a

Con l'avvicinamento del voto, tutto pare utile ai partiti per innescare polemica. Dalla doppia morale sui video postati sui social ai confronti in tivù. Perché ci si domanda, alcuni esponenti di centrodestra sono dunque restii a confrontarsi negli studi de La7? Perché la Rai offre ampie garanzie all'intervistato, essendo normata da regole precise ad esempio.
Oppure perché un confronto Letta-Meloni su Rai1, sarebbe attenzionato da milioni di italiani. Altro discorso va fatto per La7, azienda privata, in capo ad un editore puro.

Da tempo i contenitori della rete di Urbano Cairo tra l'altro, non sono particolarmente acquiescenti nei confronti di Fdi ed alleati. Da Formigli a Gruber passando per Floris, la scorciatoia per gli ascolti di rete, è sembrata troppo spesso la più facile. L'attacco univoco.

 

Basti ricordare solo alcuni tra i commenti ultimi: «Meloni fa propaganda assassina, come Putin, Kirill e Dugin», «è ridicola,una buffona», «una ignorante propagandista di odio».

Il tutto accadeva, senza che nessuno tra ospiti e conduttori, cercasse di equodistanziarsi da tali esternazioni.
Vi confrontereste volentieri, a casa di chi si è mostrato così tanto ospitale nell'arco degli anni? La risposta pare scontata a chiunque. Non serve dunque avere il genio autorale di Carlo Freccero, per capire che a guadagnarci da tutto ciò, vi sarebbe solo una persona. Ovvero l'editore, di cui sopra.

 

IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE
Per dirla alla Ligabue, in questa campagna elettorale «il meglio deve ancora venire». «Il motivo per il quale Di Battista non farà mai il capo del M5s è lo stesso per il quale non si è candidato a Roma. È un vile». Il giudizio al vetriolo di un suo vecchio sodale. Vatti a fidare degli amici.

 

«I politici che sostengono si viva meglio senza la politica, mentono. Oppure non hanno mai fatto il Presidente del Consiglio. A me Chigi, manca tantissimo» il sussurro nostalgico di un ex enfant prodige della politica. Scurdammoce o passato. L'avvenente portavoce nonostante le plurime raccomandazioni altolocate, non ha trovato spazio alcuno nelle liste. Pare non l'abbia presa affatto bene. È diventato uno tra i detrattori più accaniti, postando quotidianamente video e commenti, eppure fino a poco fa, pare che i due politici fossero anche buoni amici. Cosa ha fatto cambiare idea, in maniera repentina, a l'ex deputato di Forza Italia? Vatti a fidare degli amici - volume 2. 

Dai blog