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Undicesima perla della Lazio, ora il derby

Cinque gol alla Samp di Ranieri con tripletta di Immobile

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Il volo continua. Sicuro e senza perdere un colpo. La Lazio vince l'undicesima partita di seguito come la Roma spallettiana. Cinquina alla Sampdoria di Ranieri, tripletta di Immobile che raggiunge quota 23 gol in un girone, rete spaccapartita di Caicedo, sempre più idolo dell'Olimpico e sigillo di Bastos, nel finale Linetty salva l'onore dei doriani che fanno un passo indietro nella lotta per la salvezza. Tutto facile, gara in discesa nonostante le alchimie tattiche del tecnico romano che aveva preparato due linee davanti ad Audero per bloccare le fonti di gioco di Inzaghi. Risultato? Dopo venti minuti è già 3-0, Immobile scatenato e imprendibile per la coppia Chabot-Colley. Ciro prima scappa via, resiste alla carica dei difensori avversari (come fece Signori con Bergomi tanti anni fa) e spalanca la porta a Caicedo per l'1-0. Poi trasforma un rigore guadagnato da Lazzari (ingenuo intervento di braccio di Murru), infine scatta sul filo del fuorigioco sul lancione di Acerbi dalla difesa, dribbla Audero e deposita in rete. Stadio in delirio, la Lazio spagnola (tre giocatori iberici per la prima volta nella storia biancoceleste: Patric, Jony e Luis Alberto) domina la scena, Ranieri spaesato in panchina spera nella reazione che non arriva, perchè la sinfonia della squadra di Inzaghi è perfetta. Giropalla che sembra inutile alla ricerca del pertugio giusto, poi verticalizzazione improvvisa che coglie le difese avversarie spesso impreparate. E così sono undici le vittorie consecutive, trenta gol fatti e solo nove incassati, una serie incredibile che porta la Lazio a 45 punti in classifica con le prime più vicine, una gara da recuperare e soprattutto un buon vantaggio accumulato sulle quinte perchè, al momento, il traguardo resta quello minimo, ossia il quarto posto. Tornando alla partita, nella ripresa Inzaghi ha più che altro gestito le energie pensando alla sfida di martedì contro il Napoli in Coppa Italia e alla sfida contro la Roma di domenica prossima. Subito fuori i diffidati Radu e Acerbi per evitare rischi in vista del derby anche perchè prima Bastos, appena entrato, ha calato il poker e, poco dopo, Immobile si è portato a casa il pallone con un altro rigore trasformato: tripletta. Nell'occasione l'arbitro Chiffi ha avuto bisogno del Var per vedere un fallo di mano solare di Colley che aveva fermato una conclusione di Luis Alberto diretta verso la porta. Tant'è, meglio così, sul 5-0 la gara è diventata pura accademia, è entrato anche il giovane Adekanye che ha guadagnato l'espulsione dello stralunato Chabot. Un dominio totale, buon per la Samp che la Lazio si sia fermata e abbia concesso almeno il gol della bandiera a Linetty. Buone risposte dalle seconde linee, Inzaghi può essere soddisfatto delle prestazioni di Jony e Vavro nel giorno della squalifica di capitan Lulic che ieri ha festeggiato il compleanno numero 34. Senza due titolari pesanti come il bosniaco e Correa (meglio recuperarlo senza correre rischi), la squadra ha reagito bene quasi ormai avesse il pilota automatico. Ora l'esame di laurea del derby, una sfida senza pronostico a cui arriva una Lazio al massimo: l'obiettivo resta un posto in Champions ma il sogno continua.

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