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Ancora sbarchi a Lampedusa, il sindaco invoca lo stato d'emergenza

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Non si arresta l’ondata di sbarchi a Lampedusa: altri 250 ne sono arrivati nelle ultime ore. Una situazione sempre più difficile che adesso preoccupa anche  il sindaco Pd Totò Martello, il quale – interpellato dall’Italpress – chiede al Governo un intervento immediato. “Non capisco perché nel 2011, quando c’erano stati meno sbarchi di oggi, fu dichiarata l’emergenza, mentre oggi no – afferma il sindaco -. L’hotspot è pieno, dobbiamo aspettare la nave quarantena ma intanto è necessario che il centro venga allegerito”.

Per il momento nella struttura di contrada Imbriacola sono ospitati 950 migranti, un numero dieci volte superiore rispetto a quanti ne potrebbe accogliere. Auguriamo che venga svuotato, è strapieno, sta esplodendo”. A condividere la necessità di richiedere lo stato d’emergenza il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che rilancia le parole di Totò Martello. “Lampedusa sta di nuovo scoppiando. Al nostro grido d’allarme si aggiunge oggi quello del sindaco. Mi spiace che in una lunga intervista al Corriere il ministro non abbia neppure pronunciato la parola Lampedusa. Eppure è luogo-simbolo in Europa e nel mondo”.

“Quanto ancora – si interroga Musumeci – si deve attendere per la proclamazione dello stato di emergenza su quell’Isola da parte del governo centrale, richiesto da oltre un mese dal Comune e dalla Regione?”.

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