La Città Eterna tra marmi e palazzi storici nella creazioni di Vittoria Roma
Ispirata dalle mille sfumature di una Città Eterna sontuosamente carnale, Vittoria Roma viaggia tra marmi antichi costeggiando la verticalità dei palazzi storici, in un’ode lussuosa ai luoghi di Roma che la dipingono immensa e inimitabile. Nella collezione per l'autunno inverno, presentata nella Residenza Flavia in via della Polveriera, ecco allora le nuances e i sinuosi movimenti della pietra. La designer Maria Vittoria Perino spiega: "Mi sono lasciata sorprendere e sono rimasta, talvolta, indecisa di fronte all’ardua impresa di rappresentare con gli abiti le pieghe del marmo e le loro morbidezze”. E’ da questa meraviglia che prendono vita opulente pencil skirt in velluto devorè dal taglio sartoriale, asciutte ed essenziali nello shaping, definite da una vita alta che accompagna la silhouette senza costringerla; e ancora le camicie, fluide alla mano e impalpabili alla vista, in delicato raso di seta. E, ancora, i capispalla iconici, nella versione trench a fiori jacquard: una vorticosa danza di bianchi e neri dall’effetto ipnotico. Tessuti pregiati e dettagli sofisticati per i robe manteau in lana, così come caldi e soffici sono icompleti in lana e seta dalla silhouette effortless. I top a collo alto dall’allure castigata tradiscono un twist audace, grazie a scollature profonde che rivelano l’epidermide. Roma diventa il palcoscenico di una donna consapevole, che vive la città con grazia e eleganza, attraversando un intricato dedalo di strade, arterie pullulanti di echi febbrili in grado di suscitare stupore e visioni improvvise. Ed è in questo gioco di luci e ombre che la sera di Vittoria Roma diventa un trionfo di lusso e nitore, dove le sete brillanti dal sapore metallico scivolano sul corpo, i lamè argento riflettono flash abbacinanti, e il tulle delicato e luccicante intreccia reti leggere come tele di ragno.Solenne, la donna Vittoria Roma si lascia avvolgere il corpo da magnifiche trame, nel disegnare nuove identità, voluttuosamente autobiografiche e delicatamente senza tempo.