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"Stanze di Eros", lo spettacolo a cura di Roma Tre Mimesis che vi lascia senza fiato

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Francesco Fredella
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Una formula inedita e partecipata di sperimentazione teatrale per ripensare la complessità di Eros e per assaporarne la sacralità nell’incontro fisico e spirituale dei corpi, oltre la solitudine legata all’uso esclusivo della rete. Momenti di drammaturgia corale, monologhi e coreografie si alternano alla lettura delle domande degli spettatori raccolte in forma anonima prima dell’inizio dello spettacolo. Arriva così alla condivisione pubblica un percorso di ricerca condotto dalla Compagnia Roma Tre Mimesis e coordinato dal professore di Pedagogia dell’Espressione Gilberto Scaramuzzo. Durante il lavoro di sperimentazione sono emersi nella loro drammaticità e complessità significati e aspetti che la sessualità può assumere nella vita di ciascuno e si è deciso di darne rappresentazione in forma poetico-teatrale. Quel che Stanze di Eros vuole offrire al pubblico è uno spazio/tempo in cui riflettere e partecipare a quel “difficile che ci è stato affidato” (come scriveva il poeta Rainer Maria Rilke a proposito del sesso) e per il quale, forse, dobbiamo ancora trovare le forme e i modi per parlarne in maniera bella e autentica.

Prima dello spettacolo è possibile partecipare a un laboratorio di Educazione poetica alla sessualità che consentirà ai partecipanti di rivivere le fasi di preparazione dello spettacolo e di sperimentare da protagonisti il percorso di ricerca, assieme agli attori e alle danzatrici della Compagnia (necessaria la prenotazione). Le cronache recenti non fanno altro che ribadire l’urgenza di una educazione alla sessualità e all’affettività, ma fare una proposta efficace sembra essere opera estremamente complessa. Nel 2021 il MimesisLab, in collaborazione con Roma Tre Mimesis, ha avviato una ricerca che, partita dalle aule universitarie, è approdata in teatro. Proprio da questo impegno e dalla ricerca svolta è nato "Stanze di Eros", un progetto sperimentale di educazione poetica alla sessualità, che si articola in uno spettacolo e un laboratorio. Obiettivo di “Stanze di Eros" è non lasciare ineducato, non custodito, lo spazio della sessualità e della affettività nella relazione tra esseri umani. Uno spazio lasciato quasi deserto dalle istituzioni educative. Un deserto che la pornografia, a suo modo, si offre di riempire: fornendo modelli, plasmando atteggiamenti e creando posture che nella vita reale possono non aiutare a costruire relazioni in grado di nutrire al meglio l’umano che è in ciascuno di noi e a portare bene, e non male (fino alle atrocità), nella convivenza (interpreti: Martina Acerbo, Federica Ancarani, Eleonora Aprilini, Paolo Bellomo, Giovanni Boano, Federica Buscatti, Silvia Campofiloni, Beatrice Cutrupi, Greta D’Antonio, Gaia Della Rossa, Tiziana Esecuzione, Maria Gentiloni, Chiara Massullo, Alessandra Messina, Lucia Monaco, Paola Montuori, Anna Rita Ronchini, Roberta Tell, Eleonora Torelli, Federica Tucci con la partecipazione straordinaria di Emanuela Arvi, Irene Croce, Lea Giamattei).

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