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Angelo Pintus si confessa a Rtl: ecco perché faccio il comico

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Francesco Fredella
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Chi l'avrebbe mai detto? Angelo Pintus, amatissimo dal pubblico, ha raccontato di essere pigro. E la rivelazione è arrivata in radiovisione nel corso di un'intervista a "W l'Italia" su RTL 102.5 con Angelo Baiguini e Federica Gentile. Durante “W l’Italia”, il comico ha raccontato in diretta in radiovisione il nuovo spettacolo teatrale “Bau”. «Saremo a Bergamo fino a domenica. Il tour invernale lo chiudiamo al Teatro Manzoni di Milano, poi inizierà quello estivo. Sono molto contento», afferma Pintus. Ma di cosa parla questo spettacolo? «Cosa vuoi che ti dica di uno spettacolo che si chiama "Bau"?», risponde il comico triestino. E a proposito di cani, Pintus racconta: «Ho avuto un cane per sedici anni e un gatto per venti, che non moriva mai. Nello spettacolo ne parlo poco perché si incazza sempre qualcuno. Ho trovato il mio gatto che ero un bambino, avevo 7 anni, mi ha accompagnato per una vita ma mi graffiava sempre. Cani e gatti sono diversi e ne parlo in maniera opposta, il cane ha un entusiasmo diverso, ti vuole bene, il gatto potrebbe sgozzarti da un momento all’altro». 

 

 


Poi ha parlato del suo rapporto con la tv e il teatro: «Sono pigro, altrimenti non farei il comico. Ho trovato un modo per fare una cosa innata, senza metterci troppo sforzo. Ho smesso di fare interviste proprio per questo. La radio è l’unica cosa, insieme al teatro, che ancora tiene viva la passione. Il teatro è meraviglioso. La tv invece, con la visione del personaggio sullo schermo, ha levato un po' di immaginazione. La radio è come un libro, tu la ascolti e ti immagini come sono le persone che parlano, così come in un libro. Se togli l’immaginazione ti rimane la realtà ma è un po' oggettiva. La radio per me, quando sono in macchina, è bellissima». Pintus ha raccontato anche tutti i dettagli del suo ultimo show: «Nel mio spettacolo non c’è musica, ho tolto sempre più cose. In un’ora e quarantacinque minuti devi parlare anche abbastanza velocemente. Prima sbagliavo, facevo più di due ore ma ho imparato a snellire. Non serve fare troppo. Volevo ringraziare tutte le persone che vanno a teatro che per me è una cosa eterna. Si dà la possibilità a chi fa teatro di rimanere una persona libera. Grazie al teatro non è necessario fare altro e di rimanere libero».

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