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Comizio a Venezia 79, il brasiliano Pedro Harres alla platea: "Gridiamo insieme: siamo tutti antifascisti!"

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"In Brasile non solo il cinema è in pericolo ma la democrazia. Noi dobbiamo gridare più forte possibile contro questo pericolo. Insieme gridiamo: siamo tutti antifascisti!". Il regista brasiliano Pedro Harres ritirando il Gran Premio della Giuria Venice Immersive per From the main square ha arringato la platea nella cerimonia finale della 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Il comizio del sudamericano è stato salutato, neanche a dirlo, da un lungo applauso dalla platea della Sala Grande del Palazzo del Cinema a Lido di Venezia. 

 

Aveva fatto discutere, nel giorno dell'apertura del Festival, il documentario "Marcia su Roma", diretto da Mark Cousins, che aveva fatto una sorta di parallelismo tra l'ascesa del fascismo e quella di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia: "Oggi ci sono molti più governi di destra di quanti io non ne ricordi in tutta la mia vita, e io ho 56 anni. Ungheria, Polonia, India, Brasile, l'America con Trump e adesso anche in Italia il pendolo sta oscillando verso destra. Questa è una condizione molto pericolosa", aveva detto il regista scatenando aspre polemiche. Ai vip sbarcati al Lido piace sparare su Meloni. La cantante Elodie, attrice nel film Ti mangio il cuore, aveva detto che la leader di FdI è "una donna che parla come un uomo del 1922". 

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