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Dramma femminicidio, casi in aumento. Cosa dicono le ultime statistiche

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Maria Monsè
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Dalle ultime statistiche sul femminicidio è purtroppo emerso un triste dato, ovvero che attualmente  è diventato un fenomeno in costante aumento, infatti è stato definito da Federico  Iannoni  Sebastianini, esperto di sicurezza ed investigazioni, titolare dell’agenzia Real Protection Agency, l’epilogo piu’ drammatico ed estremo legato ad un comportamento di prevaricazione nei confronti della donna. Sempre più recentemente si è verificato sempre più  al culmine di una lite tra partner ed ex partner, o piu’ frequentemente in un contesto di stalking posto in essere da un lungo o breve periodo.

Inoltre, quando si parla di #femminicidio si parla di qualsiasi forma di violenza esercitata sulle donne, con tragico epilogo sia psicologico che fisico. In Italia nel nostro ordinamento penale il termine #femminicidio ha fatto la sua comparsa nel periodo di agosto 2013, con l’allora governo “Letta”, il quale ha emanato il decreto contenente le norme penali che aggravano le ipotesi di atti persecutori “stalking”, omicio contro il coniuge o convivente.

Da un indagine svolta da Federico Iannoni Sebastianini, secondo dati Istat (Ministero della Giustizia) la percentuale delle donne uccise da uomini al Nord Italia è del 48%, mentre è del 52% nel centro/sud Italia, per cui i dati ci indicano che il fenomeno in Italia è presente da Nord a Sud. Nel 2018 venne fatta una ricerca a livello mondiale , dall’ufficio delle Nazioni Unite, chiamata “Killing of women”, che ha dimostrato che ogni anno nel mondo, vengono uccise per disparati motivi, ben 87.000 donne.

Per Quanto riguarda  Lo stalking  Sempre in continuo aumento , ecco i risultati  dell’esame riportato  da un esperto nel settore della sicurezza e dell’investigazione , ovvero il security manager Iannoni:  è l’insieme di comportamenti persecutori ripetuti, come ad esempio minacce, pedinamenti, molestie, telefonate ed attenzioni indesiderate, nei confronti di una donna “la propria vittima”. La legge, nell’art. 612 bis, del codice penale, contempla pene detentive che vanno da 1 anno a 6 anni e multe dai 5 ai 15mila Euro.

Anche i reati di atti persecutori ovvero lo stalking è in costante aumento , una persona di qualsiasi età e ceto sociale  che mette in atto comportamenti maniacali e persecutori nei confronti di un altra persona è definito stalker .Ci sono anche statistiche di “stalker” , che semplicemente, pur non conoscendo la propria vittima, hanno tentato un approccio con essa, e davanti ad un rifiuto hanno innescato dei meccanismi ossessivi proprio per il fatto di non essere stati considerati. I comportamenti che adotta il persecutore sono telefonate e / o sms di insulti e /o minacce, pedinamenti della vittima, danneggiamenti intenzionali dell’auto della donna, o della cassetta della posta, come anche della porta di casa, insomma molestie di ogni genere.

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