Auschwitz, l'allarme di Victor Fadlun: "L'antisemitismo un male vivo"
Victor Fadlun, presidente della comunità ebraica di Roma, è in visita al campo di concentramento di Auschwitz a 80 anni dalla sua liberazione. Intervistato da Claudia Conte, il presidente sottolinea l'emergenza antisemitismo presente nelle società occidentali dopo il 7 ottobre. "Sono passati 80 anni dalla liberazione di questo campo di sterminio - ha detto Fadlun - Quel giorno i pochi superstiti hanno potuto cominciare un percorso per tornare nella civiltà. In questi 80 anni si è fatto un grande lavoro per cercare di creare una nuova consapevolezza per comprendere quale fosse quest'odio profondo, l'antisemitismo, un male che ha imperversato nelle nostre società democratiche. Purtroppo dopo il 7 ottobre ci siamo risvegliati con l'amara verità e cioè che l'antisemitismo non è stato per niente espulso dai cuori e dalle menti dei nostri concittadini ma è un male vivo, virale che ancora oggi è grandemente presente. Bisogna tornare alle radici di questo male profondo. Il lavoro che è stato fatto ha inciso solo in superficie. Bisogna sezionare questi avvenimenti terribili e studiare quali sono i moventi, le modalità e le radici profonde e nascoste di questo odio e intolleranza antiebraica. Così possiamo arrivare a costruire una nuova coscienza inclusiva e rispettosa. E' una sfida importante e grande che dobbiamo tutti porci come obiettivo per far sì che l'antisemitismo possa davvero dirsi estirpato dalle nostre società".