Starlink, la promessa di Musk all'Italia: "Pronti a darvi la connettività più avanzata"
«Pronti a fornire all’Italia la connettività più sicura e avanzata!». Lo scrive Elon Musk su X, a commento del post ’Vademecum nei giorni di miseria per giornalisti non faziosì pubblicato dal suo referente in Italia, Andrea Stroppa, dove vengono date informazioni sulla sicurezza del sistema Starlink.
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Intanto sul tema esplode la protesta dell'opposizione di sinistra. «La Presidenza del Consiglio smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink. Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati». È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi che interviene nella polemica generatasi dopo la visita a sorpresa della premier Giorgia Meloni al neoeletto presidente degli Usa Donald Trump nella sua villa di West Palm Beach a Mar-a-Lago, in Florida. Nella giornata di ieri, infatti, Bloomberg aveva lanciato la notizia che il Governo italiano sarebbe in trattative con SpaceX di Elon Musk per un contratto dal valore di 1,5 miliardi di euro per la fornitura di servizi sicuri di telecomunicazione per cinque anni. La notizia non è stata ben accolta dalle opposizioni: «Giorgia Meloni e il suo governo vengano immediatamente a riferire in Parlamento sulle trattative con Musk. Se 1.5 miliardi di soldi degli italiani per portare i satelliti del miliardario americano nel nostro Paese è il prezzo che dobbiamo pagare per la sua amicizia noi non ci stiamo, l’Italia non si svende», ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein. La richiesta di riferire in Parlamento arriva anche dal presidente del M5S, Giuseppe Conte: «Alla Presidente Meloni e a tutto il Governo chiediamo immediata trasparenza di fronte al Parlamento sulle insistenti indiscrezioni di stampa di queste ore. Si tratta di questioni della massima rilevanza: tutela delle nostre aziende, protezione dei dati personali, della privacy, della identità personale, cybersicurezza. E tante altre questioni che coinvolgono direttamente la qualità dei nostri processi democratici. Tutto questo può essere deciso sulla base di rapporti personali tra la nostra Premier e uno degli aspiranti »padroni del mondo«?».