Isis, l'ordine arrivato prima di Capodanno: "Crociati tra voi, sfoderare le spade"
Dalle Feste blindate agli attacchi di Magdeburgo e New Orleans. Isis torna a far paura, anche se non è mai scomparso. E in occasione delle festività natalizie ha promesso di colpire gli occidentali proprio nei loro giorni più cari. Nei giorni prima di Capodanno, sui canali Telegram il gruppo ha chiamato alle armi i suoi seguaci in Occidente: «Ai monoteisti in Europa, America, Russia e altre terre dei Crociati: sappiamo che siete ansiosi di unirvi ai vostri fratelli nella terra della Jihad, ma i percorsi per voi sono stati interrotti. I Crociati sono tra voi. La loro sicurezza é stata prolungata, mentre i vostri fratelli vengono uccisi. É giunto il momento di sfoderare le spade (...) come piace ad Allah. Loro si preparano alla festa del loro politeismo, noi trasformeremo i festeggiamenti in lutto e la gioia in calamità». Il gruppo terroristico che ha seminato il terrore negli anni scorsi, dunque, è ancora attivo e non ha mai smesso di esserlo. Dal 7 ottobre 2023, giorno dell’attacco di Hamas contro Israele e la successiva guerra a Gaza, ha trovato il detonatore, la motivazione, per attivare le cellule "dormienti" sparse in Europa e negli Stati Uniti. E così, da oltre un anno a questa parte, in modo lento ma continuativo, la cronaca ha dovuto fare i conti con attacchi terroristici e allarmi che hanno riportato l’Occidente agli anni bui del Califfato, quando dai territori tra Siria e Iraq, Abu Bakr al Baghdadi "gestiva" la propaganda del terrore e gli attacchi terroristici sul modello del Bataclan.
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Isis di oggi, però, è cambiato. Non potendo più strutturare attacchi sul modello Bataclan, si affida ai famosi lupi solitari, divenuti ormai la spina dorsale per gli attacchi in Europa, Stati Uniti e anche Russia. La minaccia, dunque, è elevata e proprio nei giorni indicati dal gruppo nella "chiamata alle armi" su Telegram, sul mercatino natalizio di Magdeburgo, in Germania, un Suv si è lanciato sulla folla causando morti e feriti. Il responsabile è stato identificato e si tratta di un 50enne saudita, Taleb Al Abdulmohsen, apparentemente ben integrato nel Paese. Da quel momento, il livello di allerta in Europa e in Italia é aumentato, benché nel nostro Paese fosse ai massimi livelli già dopo il 7 ottobre. Ciò che preoccupa sono proprio le azioni dei lupi solitari e per questo il dispositivo sicurezza previsto per l’inizio del Giubileo, solo a Roma, ha visto l’impiego massiccio di uomini e mezzi. Tra monitoraggio degli ambienti radicalizzati e telecamere in tutta la città, si è cercato di prevenire azioni a rischio. Un allerta che ha convolto anche gli Stati Uniti dove, però, la notte di Capodanno a New Orleans si è trasformata nell’ennesimo teatro di un massacro. Anche qui un’auto si é lanciata sulla folla in uno dei quartieri più noti della città. Non contento, l’attentatore é sceso dall’auto e ha sparato a due agenti. In seguito, nella vettura sono stati ritrovati esplosivi e la bandiera dell’Isis.
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Anche in questo caso Shamsud-Din Jabbar, 42 anni, del Texas, ex militare dell’esercito, era un insospettabile. Individuare un lupo solitario, dunque, diventa sempre più difficile. Per questo motivo gli allarmi si susseguono al punto da portare all’annullamento, ad agosto 2024, del concerto che la cantante americana Taylor Swift avrebbe dovuto tenere a Vienna. Le autorità austriache hanno sventato un complotto terroristico legato all'Isis che mirava ai concerti della Swift all'Ernst Happel Stadium. Sono stati arrestati almeno due sospetti, tra cui un diciannovenne radicalizzato, e sequestrati materiali destinati alla costruzione di una bomba sporca. Per questo, Roma e l’Italia hanno stretto le maglie della sicurezza in occasione del Giubileo. La Capitale è il simbolo della cristianità, sede del Vaticano e meta di fedeli da tutto il mondo. Un obiettivo che ha sempre alimentato la propaganda dello Stato Islamico individuandolo come la «conquista finale», fonte di ispirazione per giovani lupi solitari che hanno vissuto «le glorie» del Califfato.