Core del Sud, tensione politica senza fine: richiesta d'arresto per l'ex presidente
Una squadra investigativa congiunta ha annunciato la richiesta di un mandato d’arresto per l’ex presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol - rimosso dall’incarico per aver dichiarato la legge marziale all’inizio di dicembre - per insurrezione e abuso di potere dopo aver ignorato ben tre convocazioni per un interrogatorio nell’ambito del processo in corso a suo carico.
Aereo si schianta durante l'atterraggio ed esplode. 179 i morti: Corea sotto choc
Il team composto dall’Ufficio per le indagini sulla corruzione degli alti funzionari, dalla polizia e dall’unità investigativa del ministero della Difesa ha presentato la petizione alla Corte distrettuale occidentale di Seul. Nella petizione, gli investigatori sostengono che Yoon abbia guidato un’insurrezione e abusato del suo ufficio quando ha dichiarato lo stato di emergenza il 3 dicembre e avrebbe ordinato ai militari di impedire ai membri del parlamento di votare contro il decreto.
In Corea salta anche il presidente ad interim. “Ha partecipato all'insurrezione”
Il presidente della Corea del Sud, ora deposto, continua a negare le accuse, affermando che la dichiarazione della legge marziale è stata un «atto di governo» per mettere in guardia il partito di opposizione, che ha la maggioranza nell’Assemblea nazionale, contro quello che ha descritto come un abuso del potere legislativo per sostenere il regime nordcoreano.