Usa, “primo caso grave di aviaria”. Allarme rosso per il paziente in Louisiana
Un anziano paziente della Louisiana è in «condizioni critiche» per una grave forma di influenza aviaria, hanno annunciato le autorità statunitensi, il primo caso umano grave nel Paese mentre cresce il timore di una possibile pandemia di influenza aviaria. Il nuovo caso porta a 61 il numero totale di infezioni negli Stati Uniti durante l’attuale epidemia del 2024, mentre altri pazienti hanno manifestato sintomi lievi dai quali sono guariti a casa. La gravità del caso in Louisiana ha aumentato l’allarme, facendo eco a casi simili in tutto il mondo. Il mese scorso, anche un adolescente in Canada è stato ricoverato con un grave caso di influenza aviaria.
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Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), il paziente della Louisiana è stato esposto a uccelli malati e morti negli stormi del cortile. «Il paziente sta sperimentando una grave malattia respiratoria legata all’infezione da H5N1 ed è attualmente ricoverato in condizioni critiche», ha dichiarato il dipartimento sanitario della Louisiana, aggiungendo che la persona ha condizioni mediche sottostanti e ha più di 65 anni. «Negli oltre 20 anni di esperienza globale con questo virus, l’infezione da H5 è stata precedentemente associata a gravi malattie in altri Paesi, incluse malattie che hanno portato alla morte fino al 50% dei casi», ha dichiarato Demetre Daskalakis, funzionario senior dei CDC, in una telefonata ai giornalisti. «Il potenziale dimostrato di questo virus di causare gravi malattie nelle persone continua a sottolineare l’importanza della risposta congiunta... risposta federale degli Stati Uniti», ha aggiunto.
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Il caso è stato confermato venerdì scorso, secondo il CDC. Il sequenziamento genetico ha rivelato che il virus H5N1 presente nel paziente apparteneva al genotipo D1.1. Questo genotipo è stato recentemente individuato nel paziente. Questo genotipo è stato recentemente rilevato negli uccelli selvatici e nel pollame negli Stati Uniti, e in casi umani riportati nello Stato di Washington e nel caso canadese, nella provincia della British Columbia. Il genotipo D1.1 differisce dal genotipo B3.13, che è stato identificato nelle vacche da latte, in alcuni focolai di pollame e in casi umani con sintomi lievi come la congiuntivite. Il CDC ha riferito che in alcuni casi negli Stati Uniti non è nota alcuna fonte di infezione animale, tra cui un caso nel Delaware. Le autorità sanitarie, tuttavia, affermano che non ci sono ancora prove sufficienti per suggerire che si stia verificando una trasmissione da uomo a uomo e che il rischio complessivo per la popolazione rimane basso. Tuttavia, tra gli scienziati e gli esperti di salute pubblica cresce la preoccupazione che i casi rilevati rappresentino solo una frazione della reale prevalenza. L’attuale epidemia di influenza negli Stati Uniti - tecnicamente l’influenza aviaria altamente patogena, o influenza aviaria H5N1 - è stata segnalata per la prima volta a marzo nelle mucche da latte. L’aumento della frequenza e della diversità delle infezioni nei mammiferi negli ultimi anni ha aumentato le preoccupazioni sulla capacità di adattamento del virus e sul suo potenziale di trasmissione tra specie diverse. Ad aggravare queste preoccupazioni c’è il possibile ruolo del latte crudo come vettore di trasmissione.
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