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Ucraina, le accuse della Russia a Kiev: "Arrestatelo"

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La Russia sta predisponendo tutto il materiale necessario per citare in giudizio «davanti a corti internazionali» l’Ucraina per «Atti terrotistici». A parlarne, durante una intervista a Channel One, come riporta l’agenzia di stampa russa Tass, è Maria Zakharova, rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri di Mosca. Zakharova non ha spiegato quali siano «le corti internazionali» a cui intendono "denunciare" l’Ucraina: «Non è il momento di rivelare "tutto ciò che è in serbo per il regime di Kiev in questa fase": Zakharova ma ha sottolineato che nel fascicolo che sarà trasmesso, sono contenuti elementi relativi all’esplosione del ponte di Crimea, all’omicidio della giornalista russa Daria Dugina e del corrispondente di guerra Vladlen Tatarsky, all’attentato al co-presidente del partito "Una Russia giusta - Per la verità" Zakhara Prilepin. »Non stiamo ancora parlando del Crocus City Hall - ha aggiunto - perché sono necessari materiali ce le forze dell’ordine devono raccogliere e fornire". Quando "appariranno nuove informazioni sulla partecipazione, la possibile partecipazione dei servizi speciali ucraini" nell’attentato al Crocus, "queste ulteriori informazioni verranno inviate con la richiesta di una domanda cautelare".

 

 

 

 

«Il regime di Kiev ha fatto la sua scelta. Ha seguito la strada dell’estremismo e del terrorismo. E ha ripetutamente dichiarato di non pentirsi né di condannare le azioni dei suoi capi nelle Forze armate ucraine, nei battaglioni nazionali di Azov e in altri come questi», ha continuato Zakharova. «Hanno avuto il tempo di risolvere la questione e di comprendere l’enormità dei propri passi. Hanno preso una strada diversa», ha concluso. Il ministero russo degli Esteri ha quindi richiesto alle autorità ucraine, nel quadro della Convenzione internazionale per la repressione degli attentati terroristici e della Convenzione internazionale per la repressione del finanziamento del terrorismo, di arrestare ed estradare tutte le persone che Mosca ritiene coinvolte nei presunti attacchi terroristici. Tra queste anche il capo del servizio ucraino di sicurezza Vasyl Malyuk.

 

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