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Medio Oriente, Israele chiede all'Onu di smantellare l'agenzia per i profughi

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Israele ha presentato alle Nazioni Unite una proposta «per smantellare l’Unrwa», l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi fondata nel 1949 e «trasferire il suo personale a un’agenzia sostitutiva per effettuare consegne di cibo su larga scala a Gaza». A rivelarlo è ’The Guardian’ che cita fonti delle Nazioni Unite. La proposta, scrive il quotidiano britannico, «è stata presentata alla fine della scorsa settimana dal capo di stato maggiore israeliano, il tenente generale Herzi Halevi, ai funzionari delle Nazioni Unite in Israele, che l’hanno inoltrata al segretario generale dell’organizzazione, António Guterres, sabato, hanno detto fonti vicine al dossier». L’Unrwa non è stata coinvolta nei colloqui in quanto le Forze di Difesa Israeliane (Idf) ritengono che alcuni membri del personale dell’agenzia siano affiliati con gruppi palestinesi come Hamas o la Jihad islamica. Secondo la proposta israeliana «300-400 membri del personale dell’Unrwa potrebbero essere inizialmente trasferiti a un’altra agenzia delle Nazioni Unite, come il World Food Programme (Wfp) o a una nuova organizzazione appositamente creata per distribuire aiuti alimentari a Gaza.

 

 

 

Altri dipendenti dell’Unrwa potrebbero essere trasferiti in fasi successive e anche i beni dell’agenzia potrebbero essere trasferiti». I dettagli, rileva ’The Guardian’, sarebbero vaghi su chi avrebbe gestito questa nuova agenzia o su chi avrebbe fornito la sicurezza per le sue consegne. Alcuni funzionari delle Nazioni Unite, scrive il quotidiano, «vedono il piano israeliano come un tentativo di ritrarre le Nazioni Unite come non disposte a cooperare in caso di carestia a Gaza, che le organizzazioni umanitarie hanno avvertito essere imminente». Giovedì la Corte internazionale di giustizia, che sta esaminando le accuse di genocidio contro Israele, ha ordinato al governo israeliano di prendere «tutte le misure necessarie ed efficaci» per garantire la consegna su larga scala di aiuti a Gaza «in piena cooperazione con le Nazioni Unite». Alcune persone all’interno delle Nazioni Unite considerano la proposta israeliana come «il culmine di una lunga campagna israeliana per distruggere l’Unrwa». «Se permettiamo questo, c’è il rischio di essere gestiti direttamente dagli israeliani, e le Nazioni Unite rischiano di essere complici nell’indebolire l’Unrwa, che non è solo il più grande fornitore di aiuti, ma anche il più grande bastione dell’anti-estremismo a Gaza», ha detto un funzionario delle Nazioni Unite. L’ufficio di Guterres e l’Idf non hanno risposto alle richieste di commento.

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