Attentato di Mosca, "malfunzionamento delle armi": la nuova ricostruzione dell'Isis
A una settimana di distanza dalla strage di Mosca, quando un commando armato ha raggiunto la sala concerti Crocus City Hall e ha aperto il fuoco sulla platea, emergono nuovi dettagli. Il massacro, rivendicato dall'Isis, ha fatto ripiombare tutti nell'incubo del terrorismo. Vladimir Putin ha ammesso "la matrice islamista" dell'attacco, ma anche insistito sulle presunte responsabilità di Kiev. Ora pare che i quattro attentatori, che successivamente alle efferatezze sono stati arrestati, sono scappati dal luogo della strage per un improvviso malfunzionamento delle loro armi.
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Lo ha affermato l’Isis. "Il malfunzionamento improvviso delle armi li costrinse a uscire rapidamente dal luogo, dando inizio a una estenuante operazione di ricerca cui parteciparono forze terrestri e aeree", ha riferito in un editoriale il settimanale dello Stato Islamico Al-Naba. I quattro jihadisti sono stati localizzati in un bosco mentre tentavano di fuggire: tre avevano ricevuto l’ordine di sparare direttamente sui presenti nel salone delle feste con i propri mitragliatori, mentre il quarto era stato "incaricato di dare alle fiamme la struttura con bombe e material incendiari" al fine di "ostacolare qualsiasi operazione di salvataggio", scrive Al-Naba.
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Intanto, sembra che nove residenti di un sobborgo di Dushanbe, in Tagikistan, sono stati arrestati a causa di "contatti" avuti con gli autori dell’attacco terroristico al Crocus City Hall. Lo ha detto alla Ria Novosti una fonte dei servizi speciali del Tagikistan. "Nove residenti del distretto di Vakhdat sono stati arrestati per contatti con le persone che hanno commesso l’attacco terroristico al municipio di Crocus il 22 marzo", ha detto la fonte all’agenzia di stampa russa. I fermati sono sospettati anche di avere contatti con lo Stato Islamico.