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Terrore a Mosca, oltre cento morti. Chi sono i fermati: "Contatti con l'Ucraina"

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Sale a 115 morti e potrebbe aggravarsi ancora di più nelle prossime ore il bilancio provvisorio delle vittime dell’attentato avvenuto in una sala concerti di Mosca e rivendicato dall’Isis. Secondo il governatore della regione di Mosca Andrej Vorobyev le vittime alla Crocus City Halle alle porte della cpitale russa  potrebbero essere di più, si sta ancora cercando nelle sale e nei sotterranei della struttura. 

Intanto sono 11 le persone fermate dalle autorità russe, quattro delle quali fermate in Russia nella regione di Bryansk, vicino al confine con l’Ucraina. Sono sospettate dell’attacco di ieri sera nella sala concerti alla periferia di Mosca, e avevano contatti in Ucraina e dopo l’attentato hanno provato a scappare in auto e attraversare la frontiera, riferiscono i servizi russi dell’Fsb, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. "Dopo aver commesso l’attacco terroristico, i criminali intendevano attraversare il confine russo-ucraino e avevano contatti importanti sul lato ucraino", ha dichiarato il servizio di intelligence.

 

Precedentemente  il Cremlino aveva fatto sapere che il direttore dei servizi russi Fsb, Alexander Bortnikov, ha riferito al presidente russo Vladimir Putin dell’arresto di 11 persone in relazione all’attacco, fra cui "quattro terroristi che erano direttamente coinvolti nell’attacco terroristico". Il Comitato investigativo russo aveva poi riferito che 4 sospettati sono stati fermati nella regione russa di Bryansk, vicino al confine con l’Ucraina.

 

Uno degli arrestati sospettati dell’attacco terroristico al Crocus ha ammesso di essere arrivato dalla Turchia il 4 marzo. È stato pubblicato un video dell’interrogatorio, scrive Ria Novosti, l'interrogato avrebbe anche detto che gli era stato offerto mezzo milione di rubli per uccidere delle persone. Intanto dagli Stati Uniti ribadiscono di aver condiviso informazioni sul rischio attentati giù da novembre. I servizi speciali russi avevano ricevuto informazioni dagli Usa su un piano per un attacco terroristico, ma senza "dettagli specifici". 

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