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Australia e Regno Unito condannano l'Iran: "Continua fornitura di missili"

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Continua a salire la tensione in Medio Oriente. E il clima non è meno caldo nel Mar Rosso, da mesi teatro degli attacchi sferrati dagli Houthi. Ora Australia e Regno Unito "condannano con la massima fermezza le attività destabilizzanti dell’Iran". Lo afferma la dichiarazione congiunta pubblicata al termine delle annuali Consultazioni ministeriali Australia-Regno Unito che si sono tenute oggi ad Adelaide, con la partecipazione dei ministri degli Esteri e della Difesa australiani, Penny Wong e Richard Marles, e dai loro omologhi australiani, David Cameron e Grant Shapps. Nel documento, i ministri contestano a Tehran "la continua fornitura di missili, veicoli aerei senza equipaggio e altre forme di sostengo militare e finanziario agli attori non statali" tra cui le milizie yemenite Houthi, responsabili degli attacchi contro le navi commerciali che attraversano il Mar Rosso. I ministri sollecitano inoltre l’Iran a smettere di sostenere la guerra d’invasione russa dell’Ucraina tramite la fornitura a Mosca di missili e droni.  

 

 

Intanto, Abdul Malik al Houthi in un discorso televisivo ha fatto sapere che gli attacchi condotti dal gruppo sciita yemenita dallo scorso novembre hanno colpito "479 missili e droni".  "Questa settimana le operazioni militari sono arrivate in prima linea con 18 missili e droni. Le nostre forze armate hanno condotto operazioni per colpire navi israeliane e statunitensi nel Mar Rosso e nel Mar Arabico, e un’ulteriore operazione nell’Oceano Indiano", ha detto il leader del gruppo armato, aggiungendo che "l’operazione di Umm al Rashrash ’Eilat’ è stata una delle nostre più importanti operazioni missilistiche con un missile all’avanguardia che è riuscito a raggiungere il suo obiettivo, aggirando tutte le tecniche di monitoraggio e intercettazione Usa e israeliane. Questo ha terrorizzato l’entità (Israele) e ha suscitato la sua grande preoccupazione, dato che ha ammesso di essere stata sorpresa da questo". 
 

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