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Gaza, Erdogan esagera con Netanyahu: “Che Dio lo distrugga”

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"Consegniamo al nostro Signore l'individuo noto come Benjamin Netanyahu. Possa il nostro Signore distruggerlo e renderlo miserabile". Sono queste le dichiarazioni durissime del presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un comizio andato in scena ieri a Kayseri. "Il nostro dovere è quello di aiutare i fratelli e le sorelle di Gaza con tutte le nostre forze e apprezzare la sicurezza, la pace e le benedizioni che abbiamo", il resto delle parole del Sultano di Ankara.

 

 

Una serie di frasi che hanno mandato Israele su tutte le furie. Il ministro degli Esteri, Israel Katz, ha risposto con fermezza ad Erdogan: "Stai zitto e vergognati. Chi sostiene il rogo dei bambini, gli assassini, gli stupratori e la mutilazione dei cadaveri da parte dei criminali di Hamas è l'ultimo che può parlare di Dio. Non c'è nessun Dio che ascolterà chi sostiene le atrocità e i crimini contro l'umanità commessi dai vostri barbari amici di Hamas”. Katz sui social ha anche fatto sapere di aver convocato il vice-ambasciatore turco a Tel Aviv.

 

 

Già qualche giorno fa, come spesso accaduto dall’inizio del conflitto tra Hamas e Israele, Erdogan e Netanyahu non se l’erano mandate a dire. "Israele, che aderisce alle leggi di guerra, non accetterà prediche morali da Erdogan, che sostiene gli assassini e gli stupratori dell'organizzazione terroristica Hamas, nega l'Olocausto armeno e massacra i curdi nel suo stesso Paese”, fu la replica del premier israeliano Netanyahu in un post sul social X in risposta alle parole del presidente turco, che lo aveva definito in malo modo: "Netanyahu e la sua amministrazione hanno aggiunto i loro nomi a Hitler, Mussolini e Stalin come nazisti dei nostri tempi, con i crimini contro l'umanità che hanno commesso a Gaza".

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