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Mosca, strage all'auditorium. L'Isis rivendica l'attentato: "Fermato un sospettato"

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L’attacco nella sala da concerti Crocus City Hall, a nordovest di Mosca, che ha provocato almeno 40 morti e oltre 100 feriti è stato rivendicato dal sedicente Stato Islamico via Telegram, Nella rivendicazione, citata dal Guardian, si legge che i "combattenti dello Stato Islamico hanno attaccato un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, alla periferia della capitale russa, Mosca, uccidendo e ferendone centinaia e causando grande distruzione nel luogo prima che tornassero sani e salvi alle loro basi".

Una serata di terrore e morte nella sala da concerti a nordovest di Mosca, dove un gruppo di uomini armati in mimetica ha aperto il fuoco contro la folla. Non c’è ancora un bilancio ufficiale delle vittime, ma i media locali parlano di almeno 40 morti e 100 feriti. Sul posto sono intervenute le forze speciali russe con l’obiettivo di neutralizzare gli assalitori. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha chiesto a tutta la comunità internazionale di condannare l’attacco terroristico. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sta seguendo l’evoluzione della vicenda, ha espresso condanna “verso ogni forma di terrorismo” e ha fatto sapere che non ci sono informazioni, al momento, di italiani coinvolti. Per Washington “al momento non c’è alcuna indicazione” su una possibile responsabilità dell’Ucraina. L’intelligence militare di Kiev, da parte sua, ha definito l’attacco una “deliberata provocazione del regime di Putin”.

La Guardia nazionale russa, Rosgvardia, ha detto che sta dando la caccia agli assalitori della sala da concerti a Mosca, che quindi sarebbero riusciti a fuggire. Lo riferisce la Tass. Tuttavia media locali parlano di un sospettato fermato. In precedenza un uomo era stato portato via dalle forze speciali russe. La Cnn fa sapere che gli Stati Uniti avevano avvertito la Russia del rischio di attacchi da parte dell'Isis-K, lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante.

 

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