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Russia, i ribelli pro-Ucraina prendono un villaggio: “Vi libereremo tutti da Putin”

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Un’operazione dei ribelli russi pro-Kiev è andata in scena nelle scorse ore nelle regioni russe di Belgorod e Kursk, al confine con l’Ucraina. È quanto mostrano video pubblicati da diversi account sul social X, secondo cui «tank con le bandiere della Legione Russia Libera nella notte sono entrati simultaneamente nella regione di Belgorod e in quella di Kursk dall’Ucraina». La Legione è composta da soldati russi che combattono al fianco dell’Ucraina. Al suo fianco ci sarebbero altri due gruppi paramilitari: il Corpo Volontario Russo ed il Battaglione siberiano. Secondo alcuni account pro-Kiev, il villaggio al confine di Lozovaya Rudka sarebbe già sotto il controllo di queste «forze di liberazione», mentre si combatterebbe a Tyotkino. «Stiamo arrivando a liberarvi dalla povertà assoluta e dalla paura. A liberarvi dalla dittatura dell’organizzazione terroristica che ha preso il potere. Aspettateci», afferma in una dichiarazione video un militare della Legione Russia Libera che sembrerebbe rivendicare l’operazione. 

 

 

Intanto su tutto il territorio russo si segnala un’ondata di attacchi, con ben 25 droni in azione. Una raffineria di petrolio appartenente alla Lukoil è stata colpita, in un apparente raid, a Nizhny Novgorod, città a qualche centinaio di chilometri da Mosca, mentre si parla di un incendio in un deposito di carburante nella città russa di Orel. Il ministero della Difesa russo ha confermato che sono stati abbattuti un missile Tochka-U e otto proiettili del sistema missilistico a lancio multiplo RM-70 Vampire sulla regione di Belgorod. E sulle colonne di fumo avvistate in città l’amministrazione locale ha spiegato su Telegram che sono dovute alle «condizioni meteorologiche» e alle «caldaie». Poco credibile come ricostruzione. La guerra va avanti senza sosta.

 

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