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Israele, l'intelligence Usa inchioda Netanyahu: “Leadership a rischio”

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La sopravvivenza come primo ministro di Benjamin Netanyahu è «a rischio» a causa della guerra a Gaza. È quanto si evidenzia in un rapporto pubblicato dall’Ufficio del Direttore della National Intelligence americana in merito al numero uno di Israele. «La mancanza di fiducia da parte dell’opinione pubblica nella capacità di governare di Netanyahu si è approfondita e ampliata ancora di più rispetto a prima della guerra. Stiamo assistendo a grandi proteste per chiedere le sue dimissioni e lo svolgimento di nuove elezioni. La sua vitalità come leader è in pericolo. Un governo diverso e più moderato è uno scenario possibile», si legge nel rapporto dell’intelligence, che a sua volta coordina le 18 agenzie di intelligence statunitensi. 

 

 

Secondo il documento, rilanciato stamane dai media dello Stato ebraico, Israele deve aspettarsi di affrontare una crescente pressione internazionale a causa della situazione umanitaria a Gaza. Si afferma inoltre che Israele e Iran stanno tentando di adattare le loro azioni l’uno all’altro in modo da evitare un escalation del conflitto in piena regola tra i due Paesi. «Riteniamo che la leadership iraniana non sia stata coinvolta nella pianificazione dell’attacco del 7 ottobre e che non avesse informazioni preliminari sull’attacco», si sottolinea nel rapporto, secondo cui Israele dovrà affrontare la resistenza armata di Hamas per molti anni, mentre le Idf continueranno a tentare di distruggere i tunnel del movimento. Netanyahu ha affrontato aspre critiche interne per non aver saputo prevedere e prevenire l’attacco terroristico del 7 ottobre.

 

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