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Haley esce di scena, a novembre il ritorno di Biden-Trump

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L’uscita di scena di Nikki Haley, che ha annunciato la sospensione della sua campagna per la nomination repubblicana, apre definitivamente la strada al rematch tra Donald Trump e Joe Biden. È la conseguenza inevitabile del Super Tuesday, che ha consegnato al presidente Usa e al suo predecessore una lunga scia di vittorie e un cospicuo bottino di candidati per le rispettive convention estive. Haley non ha dato il suo endorsement all’ex presidente nel discorso tenuto a Charleston, in South Carolina. Invece, lo ha sfidato a ottenere il sostegno dei repubblicani moderati e degli elettori indipendenti che la sostenevano. «Spetta ora a Donald Trump guadagnare i voti di coloro che, nel nostro partito e al di fuori di esso, non lo hanno sostenuto. E spero che lo faccia», ha detto.

«Nella migliore delle ipotesi, la politica consiste nel coinvolgere le persone nella propria causa, non nell’allontanarle. E la nostra causa conservatrice ha un disperato bisogno di più persone», ha sottolineato Haley. Subito, sia Trump che Biden si sono affrettati a corteggiare gli elettori di Haley. Il presidente si è congratulato con lei per i toni critici usati nella sua campagna nei confronti di Trump. Ha «detto la verità» sul tycoon, ha affermato in una nota. Poi, in riferimento alle passate affermazioni di Trump, che aveva minacciato di «bandire in maniera permanente» dal suo movimento i sostenitori di Haley, Biden ha affermato: «Donald Trump ha chiarito che non vuole i sostenitori di Nikki Haley. Voglio essere chiaro: c’è posto per loro nella mia campagna». Il tycoon, dal canto suo, non ha esitato a rimangiarsi la ’fatwà emessa qualche tempo fa: «È stato il Super Tuesday di maggior successo della storia e vorrei inoltre invitare tutti i sostenitori di Haley a unirsi al più grande movimento della storia». Biden «è il nemico» e «sta distruggendo il nostro Paese», ha scritto su Truth. L’ex presidente ha anche incassato l’endorsement del suo nemico interno di maggior peso, il leader della minoranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell. «È evidente che l’ex presidente Trump si è guadagnato il sostegno necessario degli elettori repubblicani per essere il nostro candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Non dovrebbe sorprendere che come candidato avrà il mio sostegno», ha detto McConnell dopo l’abbandono di Haley. Secondo i calcoli, Trump dovrebbe raggiungere il numero di delegati necessari a conquistare ufficialmente la nomination il 12 marzo. Biden dovrà attendere fino al 19 marzo. Poi, sarà una lunga corsa fino al voto del 5 novembre. Un’anticipazione di quanto accadrà nei prossimi mesi si avrà giovedì sera, con il Discorso sullo Stato dell’Unione che il presidente Biden pronuncerà davanti al Congresso.

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