Mar Rosso, gli Houthi spaventano i nemici: molte carte da giocare
«La fase successiva agli attacchi nel Mar Rosso sarà aperta a grandi e ampi sviluppi e le forze armate yemenite hanno molte carte a cui non hanno fatto ricorso». È questa la minaccia del ministro della Difesa del governo dei ribelli Houthi, Muhammad Nasser Al-Atifi. In una dichiarazione riportata dai media del gruppo sciita filoiraniano, Al-Atifi parla di «un prezzo che sarà molto alto per i centri decisionali a Washington, Londra e Tel Aviv», invitando i paesi che «seguono alla cieca gli Usa e la Gran Bretagna a non commettere sciocchezze stringendo alleanze sospette che li porteranno a uno scontro non calcolato con lo Yemen e le sue forze armate».
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Gli Houthi hanno inoltre annunciato che le navi posacavi sottomarini devono ottenere un permesso prima di entrare nelle acque territoriali yemenite. Secondo il ministro delle Comunicazioni e dell’Informatica, «per garantire le loro sicurezza, le navi posacavi marittimi devono ottenere un permesso dal Dipartimento degli affari marittimi a Sana'a prima di entrare nelle acque territoriali yemenite». La richiesta avviene all’indomani dell’annuncio fatto ieri dalla HGC International Communications Company con sede a Hong Kong, secondo cui almeno 4 cavi di comunicazione sottomarini sono stati danneggiati la scorsa settimana nel Mar Rosso. Il gruppo sciita filoiraniano aveva smentito sabato scorso di aver preso di mira cavi sottomarini sostenendo che gli Usa e britannici «sono responsabili di eventuali danni ai cavi a causa dei loro raid».
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