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Russia, “armi nucleari in massima allerta”. Putin non teme la Nato e rilancia

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Un discorso alla nazione e soprattutto ai nemici oltre confine. Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato davanti all’Assemblea federale russa in quella che, secondo il suo portavoce Dmitry Peskov, può essere considerato il suo messaggio elettorale in vista delle presidenziali di metà marzo: «Le armi nucleari russe strategiche sono in stato di massima allerta e i tentativi di un nuovo intervento in Russia rischiano di scatenare un conflitto su larga scala con l’uso di armi nucleari» che avrà «conseguenze molto più tragiche che in epoche passate». «L’Occidente sta cercando di trascinare la Russia in una nuova corsa agli armamenti, ripetendo così lo scenario degli anni Ottanta», ma «gli oppositori della Russia devono ricordare che essa dispone di armi in grado di colpire obiettivi sul loro territorio. La retorica dell'Occidente fa rischiare un conflitto con l'uso di armi nucleari e conseguentemente la distruzione della civiltà», ha proseguito Putin avvisando la Nato.

 

 

Putin si è poi soffermato sul conflitto con l’Ucraina: «L’operazione militare speciale che la Russia» sta conducendo in Ucraina da due anni «è una lotta giusta per la sicurezza e la sovranità» di Mosca. Mosca, ha sottolineato il numero uno del Cremlino, «non permetterà a nessuno di interferire nei propri affari interni». Tra l’altro, ha spiegato, «la maggioranza assoluta dei russi sostiene l’operazione militare speciale» e «i combattenti sanno che l’intero Paese è con loro». Inoltre, secondo il presidente russo, «l’Occidente voleva fare con la Russia lo stesso che ha fatto con l’Ucraina, per portare discordia e indebolirla dall’interno, ma ha sbagliato i calcoli». In Ucraina, «le forze armate russe stanno avanzando con sicurezza in varie direzioni. Le capacità di combattimento delle forze armate russe sono aumentate molte volte».

 

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