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Alexei Navalny, l'ultimo messaggio alla moglie: "Città tra noi"

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L’oppositore russo, Alexei Navalny, 47 anni, è morto nella colonia penale n. 3 dell’Okrug autonomo di Yamalo-Nenets, ha riferito il dipartimento regionale del servizio penitenziario federale. "Il 16 febbraio di quest’anno, nella colonia correzionale n. 3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Gli operatori sanitari dell’istituto sono immediatamente arrivati ed è stata chiamata una squadra medica di emergenza", si legge nel comunicato. La madre, Lyudmila Navalnaya, ha detto che suo figlio era "vivo, sano e felice" quando lo ha visto l’ultima volta lunedì. In un post su Facebook riportato da Novaya Gazeta, la madre del dissidente russo ha scritto: "Non voglio sentire alcuna condoglianza. Lo abbiamo visto in carcere il 12, in una riunione. Era vivo, sano e felice". 

 

 

L’ultimo intervento di Alexei Navalny sui social risale al giorno di San Valentino, quando ha postato un messaggio alla moglie per dirle: "Ti amo sempre di più". Due giorni prima dell’annuncio della sua morte, quindi, l'oppositore russo scriveva: "Tesoro, tutto è come una canzone con te. Ci sono città tra noi, la luce del decollo degli aeroporti, tempeste di neve blu e migliaia di chilometri. Ma sento che sei vicina ogni secondo e ti amo sempre di più". "Navalny è stato ucciso" e Putin dovrà "rendere conto dei suoi crimini". Ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Berlino insieme al cancelliere tedesco, Olaf Scholz. "È stato ovviamente assassinato nella prigione russa dove si trovava, come molti altri che vengono torturati, perchè al presidente della Russia, Vladimir Putin, non importa chi muore a patto che lui resti al potere", ha aggiunto il presidente ucraino. 

 

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