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Libano, "uso di fosforo bianco": gli Usa indagano sugli attacchi israeliani

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Il Dipartimento di Stato americano ha avviato un’indagine sui diversi attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza che hanno ucciso decine di civili, nonché sul possibile utilizzo di fosforo bianco da parte di Israele in Libano. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando funzionari Usa e precisando che gli Stati Uniti stanno anche cercando di determinare se l’esercito israeliano abbia utilizzato in modo improprio bombe e missili statunitensi per uccidere civili.

 

 

Il bilancio delle vittime civili di due attacchi aerei israeliani in Libano è salito a 10 morti, come hanno riferito i media statali libanesi, rendendo quella di ieri la giornata più letale in oltre quattro mesi di scambi transfrontalieri. Il gruppo militante libanese Hezbollah ha giurato di vendicarsi degli attacchi, che hanno colpito la città di Nabatiyeh e un villaggio nel sud del 
Libano, poche ore dopo che i proiettili provenienti dal Libano avevano ucciso un soldato israeliano. A Nabatiyeh, l’attacco ha abbattuto parte di un edificio, uccidendo sette membri della stessa famiglia. Nel villaggio di Souaneh sono stati uccisi una donna e i suoi due figli piccoli. Il bilancio delle vittime civili libanesi comprende sei donne e tre bambini. Mercoledì sono stati uccisi anche tre combattenti di Hezbollah.

 

 

All’inizio di mercoledì, il fuoco proveniente dal Libano ha colpito la città israeliana settentrionale di Safed, uccidendo una soldatessa israeliana e ferendo otto persone. Le vittime hanno segnato un’escalation significativa in più di quattro mesi di scambi transfrontalieri quotidiani innescati dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas a Gaza il 7 ottobre. La guerra è iniziata con un attacco a sorpresa nel sud di Israele da parte del gruppo militante palestinese Hamas, alleato di Hezbollah. Le istituzioni governative, le scuole e l’Università libanese avrebbero dovuto chiudere giovedì per protesta contro gli attacchi aerei.

 

 

Stop alla pericolosa escalation tra Israele e Libano. Lo chiede, nel giorno in cui si sono contate nuove vittime al confine tra i due Paesi, dopo un attacco di Hezbollah e la rappresaglia delle Idf, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, attraverso il suo portavoce. «La recente escalation è pericolosa e deve essere fermata», ha detto, Stephane Dujarric, che cita poi un rapporto di Unifil su «un cambiamento preoccupante negli scontri a fuoco tra le Forze armate israeliane e i gruppi armati in Libano», con attacchi anche «lontane dalla Blue Line», il confine demarcato dall’Onu nel 2000 dopo il ritiro di Israele dal sud del 
Libano.

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