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Tajani: non è genocidio ma Israele sbaglia. Reazione sproporzionata a Gaza

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 La reazione di Israele a Gaza è «sproporzionata» e «ci sono troppe vittime che non hanno nulla a che fare con Hamas». Lo ha detto, intervenendo su Radio Uno, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Secondo il vicepremier, Israele dovrebbe «evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese». «Non credo che ci sia genocidio - ha aggiunto commentando le parole di denuncia del cantante Ghali a Sanremo - Ma certo Israele sbaglia perché sta provocando troppe vittime civili. Bisogna puntare alla liberazione degli ostaggi e far sì che cessi la violenza degli attacchi israeliani». 

 

Intanto Israele ha elaborato un piano di evacuazione per i civili lungo le coste della Striscia di Gaza, riferisce il «Wall Street Journal», e lo ha presentato nei giorni scorsi all’Egitto. Secondo il WSJ, il piano prevede 15 siti contenenti 25.000 tende ciascuno in tutta Gaza, dal confine meridionale di Gaza City a sud fino all’area di Al Mawasi a nord di Rafah. La città che si trova al confine tra Gaza e l’Egitto è l’obiettivo della prossima offensiva dell’IDF, secondo i leader israeliani. Gli Stati Uniti e gli alleati regionali hanno messo in guardia sui pericoli umanitari derivanti dall’arrivo dell’IDF nella città, dove si stanno rifugiando oltre 1 milione di rifugiati di Gaza. Citando funzionari egiziani, il rapporto afferma che Israele si aspetta che i campi, che includerebbero strutture mediche, siano finanziati dagli Stati Uniti e dai partner arabi. 

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