Gambia, manca l'ossigeno sull'aereo: svenimenti e terrore per la nazionale di calcio
Si è sfiorato il disastro aereo nel volo charter della nazionale di calcio del Gambia diretta in Costa d’Avorio per la Coppa d’Africa. Il piccolo velivolo ieri è stato costretto a un atterraggio d’emergenza nove minuti dopo il decollo, a causa di una depressurizzazione che ha tolto l’ossigeno in cabina e ha causato diversi svenimenti. Da quanto hanno raccontato i calciatori, la temperatura a bordo era elevatissima e mancava l’aria. Il pilota si è accorto dell’inconveniente ed è riuscito a rientrare all’aeroporto della capitale Banjul.
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Molti ‘Scorpions’, come è soprannominata la nazionale dell’Africa occidentale, si erano addormentati, anche perché reduci da una trasferta di 32 ore dall’Arabia Saudita con scali a Istanbul e Casablanca. Saidy Janko, difensore dello Young Boys, ha pubblicato un video dei giocatori che scendevano dall’aereo con «forti mal di testa e vertigini estreme». «Potevamo essere tutti morti», ha commentato il ct, il belga Tom Saintfiet. La Federcalcio gambiana in una nota ha spiegato che la compagnia aerea che operava il volo, la Air Cote d’Ivoire, sta indagando per stabilire cosa abbia causato la mancanza di ossigeno e di pressione in cabina. Prima della partenza i giocatori del Gambia avevano saltato l’ultimo allenamento in polemica proprio con la federazione che non gli vuole riconoscere premi per 500mila euro per la qualificazione alla Coppa d’Africa. Per protesta alcuni tifosi accorsi per assistere all’allenamento avevano devastato lo Stadio dell’Indipendenza di Bakau, poco distante dalla capitale.
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