Usa, Austin operato per un cancro alla prostata. Come sta il capo del Pentagono
Il Segretario alla Difesa americana, Lloyd Austin, ha avuto un’infezione alle vie urinarie a seguito di un intervento chirurgico per la rimozione di un cancro alla prostata. Finalmente è arrivata chiarezza sulle condizioni di salute direttamente dai medici, citati dal ministero della Difesa Usa, che hanno sottolineato come il cancro sia stato preso nella sua fase iniziale e come la prognosi di Austin sia «eccellente». La rivelazione arriva dopo giorni di polemiche seguite alla notizia del ricovero, tenuto segreto, del capo del Pentagono.
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Operato il 22 dicembre all’ospedale militare dei «presidenti», il Walter Reed di Washington, e dimesso il giorno dopo, Austin era stato ricoverato d’urgenza l’1 gennaio, sottoposto a un intervento chirurgico e poi trasferito in terapia intensiva. Tutto questo è avvenuto nello spazio di quattro giorni, durante i quali né il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, né il segretario di Stato Antony Blinken e neanche la vice di Austin, Kathleen Hicks, erano stati messi al corrente della situazione. Anche riguardo l’intervento chirurgico avvenuto a dicembre non erano state fornite comunicazioni. Il Pentagono aveva deciso di avvertire Biden giovedì sera, tre giorni e mezzo dopo il ricovero, solo dopo che la situazione si era aggravata.
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Il caso ha provocato polemiche per l’assenza di trasparenza nella comunicazione - Austin, come segretario della Difesa, viene al sesto posto nella linea di governo - e per la rottura del protocollo. Nei giorni in cui l’ex generale è stato ricoverato in gran segreto, gli Stati Uniti avevano condotto un’operazione militare a Baghdad, uccidendo il leader di una milizia che aveva effettuato di recente attacchi contro i soldati americani. L’operazione aveva già ricevuto il via libera dallo stesso Austin, ma la prolungata assenza dell’ex generale, e il fatto che la Casa Bianca fosse stata tenuta all’oscuro del ricovero ha provocato la reazione dell’opposizione. I Repubblicani hanno chiesto che «ci siano conseguenze», mentre Donald Trump ha invocato il licenziamento del segretario alla Difesa per «inadempienza ai propri doveri».
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