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Il patto per arginare la Cina: ecco 8 sottomarini a propulsione nucleare

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Luca De Lellis
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Se la Cina, complice l’impegno della Russia nella guerra in Ucraina, sta pian piano assolvendo al suo intento di egemonizzare la zona dell’Indo-pacifico, il patto Aukus è la contromisura adottata dal fronte occidentale per evitare che ciò accada. Si tratta della storica partnership siglata a San Diego da Australia, Regno Unito e Stati Uniti e che stabilisce la cooperazione delle flotte sottomarine delle tre potenze nel pattugliamento dei due oceani: Pacifico e Atlantico. L’accordo, che era stato firmato nel mese di marzo da Joe Biden e dai due primi ministri inglese e australiano - Rishi Sunak e Anthony Albanese - ora cambierà nei dettagli, ma non nella sostanza.

 

 

Di quali particolari si parla? In base a quanto riportato dal magazine InsideOver il programma iniziale, per il quale era previsto che tutti e otto i sottomarini dovessero essere costruiti sull’isola del Pacifico, conteneva un malinteso di fondo che in seguito ha provocato uno stravolgimento di piani. Infatti, i governi di Canberra, che intanto sono mutati, avevano sì dichiarato la loro volontà di acquisire otto sottomarini, ma senza aver mai specificato la loro eventuale costruzione in territorio australiano. Il senatore dei Verdi David Shoebridge, come riportato dal Guardian, ha sostenuto che la sola promessa che l’Australia è in grado di mantenere riguarda la creazione di soli tre sottomarini a propulsione nucleare. Ergo, almeno tre, e fino a cinque degli otto totali, saranno sottomarini di classe Virginia provenienti dagli Usa. Per quel che riguarda le caratteristiche dei sottomarini, il nuovo primo ministro Anthony Albanese ha descritto l’Ssn-Aukus come un “nuovo sottomarino a propulsione nucleare, armato convenzionalmente, basato su un progetto britannico, e che incorpora l’avanguardia australiana, britannica e tecnologie statunitensi”.

 

 

Come detto, se nel processo di fabbricazione l’accordo ha subito una modifica, il fine ultimo rimane lo stesso. Il patto trilaterale Aukus tra Londra, Washington e Canberra dal valore di 368 miliardi di dollari, che dovrebbe dotare l’alleanza di una flotta di otto sottomarini a propulsione nucleare entro il 2050, rimane uno dei progetti fondamentali per arginare le mire espansionistiche della Cina di Xi Jinping, che incutono sempre più timore.

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