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Sottomarino disperso, resta ancora ossigeno solo per tre giorni

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Sottomarino disperso, nelle acque canadesi di fronte all'isola di Terranova continuano le ricerche del Titan. Il mezzo subacqueo si è inabissato domenica e, dopo quasi due ore di ricerche, si sono persi i contatti. Le cinque persone a bordo volevano vedere da vicino il relitto del Titanic a quasi 4mila metri di profondità. In un'area, per giunta, particolarmente impervia e difficile da raggiungere. Oltretutto le scorte d'ossigeno non sono infinite ma bastano fino a venerdì. Alle operrazioni di salvataggio, dunque, restano solo tre giorni di tempo.    

 

 

 

Intanto la Nato rende noto che il sistema di soccorso sottomarino dell'Alleanza Atlantica non è in grado di raggiungere le profondità richieste per fornire assistenza nelle ricerche del batiscafo scomparso nell’Atlantico dopo essersi immerso per perlustrare il relitto del Titanic. Lo ha reso noto il ministero della Difesa britannico che sta «continuando a monitorare la situazione» ed è «pronto a mettere a disposizione la sua esperienza». Ma, come si legge in una nota, i sottomarini Nato potrebbero non essere in grado di raggiungere il relitto nell’Oceano perché «le profondità marine superano di gran lunga» quelle in cui si può operare in sicurezza. Un sommergibile della Nato, utilizzato per salvare l’equipaggio di un sottomarino colpito, può operare a 610 metri, mentre un veicolo telecomandato può raggiungere una profondità di 1 chilometro. Il relitto del Titanic si trova a 3.800 metri.

 

 

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