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Guerra Ucraina, la Russia chiede riunione all'Onu per le armi occidentali a Kiev

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La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu per il 29 giugno per discutere della fornitura di armi occidentali all’Ucraina. Lo ha annunciato Dmitry Polyansky, primo vice rappresentante permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite, come riporta l’agenzia Tass. Mosca chiede una sessione «sulle spedizioni di armi occidentali in Ucraina e le loro implicazioni sugli sforzi diplomatici per risolvere la crisi ucraina», scrive Polyansky in un messaggio Telegram.

 

 

 

Intanto entra nel dibattito anche il ministro degli Esteri russo. Lavrov attacca i Paesi occidentali che sono stati chiari nel loro obiettivo di destabilizzare la Russia in vista delle elezioni presidenziali del 2024. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, aggiungendo che «le pratiche dannose di interferire negli affari interni delle nazioni sovrane sono in corso». Secondo Lavrov, l’Occidente collettivo guidato dagli Stati Uniti ha condotto una guerra ibrida contro la Russia. «Il regime di Kiev viene usato come uno strumento, mentre agli attivisti nazisti in Ucraina vengono fornite armi e munizioni moderne, e vi vengono inviati istruttori e mercenari stranieri». Tra gli obiettivi apertamente perseguiti di chi è contro la Russia, ha detto Lavrov, ci sono la sconfitta dell’esercito russo sul campo di battaglia, l’interruzione della sovranità politica ed economica della Russia e il suo confinamento alla periferia della politica globale. «Questa politica si inserisce anche negli sforzi congiunti di Washington e Bruxelles per mantenere il dominio globale cercando di punire chiunque persegua una politica estera indipendente e rifiuti il ​​famigerato ordine basato sulle loro regole. Gli americani non nascondono la loro intenzione di fare tutto il possibile per contenere anche la Cina», ha concluso Lavrov.

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