Kosovo, minaccia Nato ai serbi: pronti a reagire, violenza deve cessare
La missione Kfor della Nato ha usato oggi gas lacrimogeni e bombe stordenti per disperdere i manifestanti serbi che nella città settentrionale di Zvecan protestavano davanti al municipio per chiedere la rimozione del nuovo sindaco, a maggioranza albanese. Secondo il portale Kossev, la Kfor è intervenuta quando la folla si è rifiutata, nonostante l’appello dei loro leader politici, di lasciar passare due veicoli speciali della polizia kosovara, bloccati tra i manifestanti dalla mattina. I manifestanti chiedono il ritiro di tutta la polizia speciale nell’edificio del municipio e hanno reagito con la violenza, ferendo diversi militari dell’Alleanza atlantica, tra cui 11 soldati italiani.
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Non si è fatta attendere la dura replica da parte dell’Alleanza agli episodi: “La Nato condanna fermamente gli attacchi non provocati contro le truppe della Kfor nel nord del Kosovo, che hanno provocato il ferimento di diversi. Tali attacchi sono totalmente inaccettabili. La violenza deve cessare immediatamente. Chiediamo a tutte le parti di astenersi da azioni che infiammano ulteriormente le tensioni e di impegnarsi nel dialogo. La Kfor intraprenderà tutte le azioni necessarie per mantenere un ambiente sicuro e protetto e continuerà ad agire in modo imparziale, in conformità con il suo mandato ai sensi della risoluzione 1244 del 1999 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite”. Un messaggio chiaro ai manifestanti di origine serba.
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