Kosovo, si muove pure la Nato: presenza incrementata nel nord
La missione Nato in Kosovo (Kfor) ha incrementato la propria presenza nelle città del nord del Paese, teatro negli ultimi giorni di una nuova escalation delle tensioni, e si è detta disponibile a intraprendere «tutte le azioni necessarie per garantire la sicurezza nell’area». L’ultima ondata di incidenti è iniziata durante le elezioni di aprile, boicottate dalla comunità serba che vive soprattutto nella parte settentrionale del Kosovo.
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«Esortiamo tutte le parti ad astenersi da azioni che potrebbero aumentare le tensioni o causare un’escalation», ha affermato la Kfor, promettendo che lavorerà affinché ci sia «un ambiente sicuro» e «libertà di movimento per tutte le comunità», come da suo mandato. La polizia kosovara ha anche aumentato la propria presenza nella zona nord, dove oggi sono stati registrati nuovi scontri con i manifestanti originari della Serbia che hanno costretto gli agenti ad utilizzare i gas lacrimogeni. Solo l'ultimo di episodi che si sono susseguiti negli ultimi mesi, con momenti di tensione sempre più frequenti nella zona.
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