Kosovo, 14 militari italiani feriti. Sull'orlo della guerra, scontri con i serbi
Si fa sempre più alta la tensione nel nord del Kosovo. Decine di serbi si sono scontrati con i militari di Kfor, la forza di pace della Nato, mentre cercavano di prendere il controllo degli uffici di uno dei comuni in cui i sindaci di etnia albanese si sono insediati la scorsa settimana, con l’aiuto delle autorità. Gli incidenti sono avvenuti a Zvecan, 45 chilometri a nord di Pristina, con i serbi che si sono scontrati con la polizia kosovara. Poi i soldati della Kfor hanno chiesto ai manifestanti di liberare la strada a due veicoli delle forze speciali di polizia kosovare. Dinanzi al loro rifiuto, i militari hanno usato gas lacrimogeni e granate stordenti per proteggere gli ufficiali kosovari nei veicoli e disperdere i manifestanti, secondo i media locali. I serbi hanno risposto lanciando pietre e dando alle fiamme un’auto.
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La situazione coinvolge da vicino pure l’Italia. «Voglio esprimere solidarietà ai militari della missione Kfor rimasti feriti in Kosovo durante gli scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara. Tra di loro 11 italiani di cui 3 in condizioni serie ma non in pericolo di vita», le parole del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un tweet. «I militari italiani continuano ad impegnarsi per la pace», ha spiegato Tajani sugli scontri tra la popolazione di etnia serba e le truppe di pace Kfor guidate dalla Nato. In serata è stato reso noto che sono 14 i militari italiani feriti.
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