Bielorussia, “Lukashenko ricoverato in condizioni critiche”. Avvelenamento a Mosca?
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko sarebbe ricoverato a Mosca in condizioni critiche. A scriverlo su Twitter è l’oppositore bielorusso Valery Tsepkalo, che ha spiegato che «secondo le prime informazioni, soggette a ulteriori conferme, Lukashenko è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale Clinico Centrale di Mosca dopo il suo incontro a porte chiuse con Vladimir Putin. Attualmente, rimane sotto cure mediche. I migliori specialisti sono stati mobilitati per curare le sue condizioni critiche. Sono state condotte procedure di purificazione del sangue».
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«Gli sforzi per salvare il presidente bielorusso - il resto del messaggio fornito dall’ex candidato alla presidenza del Paese ed ex ambasciatore negli Stati Uniti - mirano a dissipare le speculazioni sul presunto coinvolgimento del Cremlino in un suo avvelenamento. Indipendentemente dal fatto che si riprenda o meno, i medici mettono in guardia sulla possibilità di ricadute. In qualità di rappresentanti del Forum democratico bielorusso della Repubblica di Bielorussia, esortiamo vivamente i leader occidentali a convocare una sessione strategica nei prossimi giorni per discutere l’iniziativa ‘Elezioni’ e altre misure che dovrebbero essere intraprese per garantire il periodo di transizione».
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«Affermiamo con fermezza - conclude il tweet - che le tecnologie esistenti sono adeguate per lo svolgimento di elezioni eque e trasparenti in Bielorussia in conformità con la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, senza interferenze dirette da parte del Cremlino. In tal modo, creeremo un’istituzione legittima agli occhi di tutti i bielorussi e della comunità globale in generale. Lo svolgimento delle elezioni in un momento così critico non solo aiuterà a ripristinare la legge e l’ordine nella futura Bielorussia, ma getterà anche le basi per stabilizzare la situazione ai confini dell’Unione europea e del mondo». Se confermata la notizia potrebbe essere una dura botta per lo stesso Putin, che rischia di perdere una figura fondamentale per controllare a distanza la Bielorussia.