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Più vicina la possibilità di un'apocalisse nucleare: il terrore sulle armi all'Ucraina

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La fine del mondo per colpa della guerra in Ucraina? I timori di uno scontro atomico tra la Nato e la Russia sono in piedi sin dal primo giorno dell’invasione ordinata da Vladimir Putin e ora Dmitri Medvedev, ex presidente russo e vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione, rilancia la minaccia sullo scontro con i missili più distruttivi del pianeta: “Più distruttive diventano le armi che Kiev riceve, più si avvicina la possibilità di un’apocalisse nucleare”. “Questi rifiuti della società devono essere distrutti come topi e nemmeno fatti prigionieri” il resto delle parole di Medvedev a proposito dei “sabotatori” che, secondo le autorità russe, si sono infiltrati nella regione di Belgorod al confine con l’Ucraina.

 

 

E proprio sull’ultimo scontro tra Kiev e Mosca è arrivato un bollettino finale: sono 12 i civili rimasti feriti nella regione vicina al confine con l’Ucraina, per bombardamenti dei quali il Cremlino accusa militanti ucraini. Gli aggiornamento sono stati forniti dal governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov: “Lanciarazzi multipli hanno preso di mira edifici residenziali e civili, ordigni esplosivi sono stati sganciati da droni. Come risultato, ci sono 12 civili feriti e danni sono stati registrati a 29 edifici residenziali privati e 3 auto”.

 

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