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Guerra, “esercito russo in fuga da Bakhmut”. Esplode il caso Prigozhin al Cremlino

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L’esercito regolare russo è «in fuga» da Bakhmut. È l’accusa lanciata dal capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un audio pubblicato su Telegram. Il numero uno dei mercenari ha criticato le parole del rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, che aveva in precedenza dichiarato durante un aggiornamento dal fronte che le unità delle forze armate russe si erano «raggruppate» vicino a Bakhmut, occupando una linea più vantaggiosa. 

 

 

Prigozhin, fondatore della famigerata società di contractor russi, ha inoltre invitato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, a visitare la città di Bakhmut per valutare la situazione sul campo. «Tenendo conto della difficile situazione operativa, nonché della tua pluriennale esperienza nelle operazioni di combattimento, ti chiedo di venire nel territorio di Bakhmut, che è sotto il controllo delle unità paramilitari della Federazione Russa, e valutare in modo indipendente la situazione attuale», ha scritto sui social. Il capo dei mercenari, noto per le sue aspre critiche al comando militare russo, ha aggiunto che il suo gruppo, che protegge l’esercito regolare russo, ha subito «una serie di contrattacchi riusciti» ai fianchi. Prigozhin ha anche definito uno «stratagemma» le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui l’Ucraina ha bisogno di più tempo per lanciare una controffensiva contro le forze russe. «Riguardo alla controffensiva, è un trucco di Zelensky, la controffensiva è già in pieno svolgimento». Secondo Prigozhin, l’esercito ucraino «attacca dai fianchi sul fronte Artiomovsk (è il nome russo per Bakhmut, ndr) e, sfortunatamente, in alcuni punti con successo».

 

 

Prigozhin «sta seriamente dando fastidio» ai vertici russi: lo hanno detto due fonti del Cremlino alla testata indipendente russa Meduza, parole che sono state rilanciate dall’Institute for the Study of War. Secondo le fonti, lo chef di Putin potrebbe aver attraversato «le linee rosse» del Cremlino e i suoi recenti videomessaggi, nei quali attacca frontalmente Mosca mettendo in dubbio la sua capacità di proteggere la Russia, stanno «seriamente disturbando la massima leadership» di Mosca. Tra l’altro, secondo le fonti, Prigozhin sta perdendo contatto con uno dei suoi mentori, il miliardario russo, ‘banchiere personale’ di Vladimir Putin, Yuriy Kovalchuk, che era stato uno dei più accesi sostenitori dell’invasione ucraina dopo essersi avvicinato molto al Cremlino, durante la pandemia dovuta al Covid.

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