Kaliningrad, la Russia minaccia: dalla Polonia "atto ostile". Tensione alle stelle
La Polonia cambia il nome a Kaliningrad e scatena l'ira della Russia. Varsavia abolirà il nome russo della città tornando alla denominazione originale polacca di Krolewiec. La sorprendente decisione è stata presa dalla Commissione per la standardizzazione dei nomi geografici al di fuori della Polonia, che opera sotto il servizio diretto del paese, che ha deciso di non chiamare la città Kaliningrad. La Commissione spiega che "la città che ora ha il nome russo Kaliningrad è conosciuta in Polonia con il suo nome tradizionale Krolewiec” e che “l’attuale nome russo è artificiale”.
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La città che si affaccia sul mar Baltico, un tempo chiamata Königsberg, fu la capitale della Prussia ed è nota per aver dato i natali al grande filosofo del ‘700 Immanuel Kant. Nel 1945, con la caduta del terzo Reich, Königsberg venne conquistata dai russi e rinominata Kaliningrad (in onore del politico sovietico Kalinin). Ad oggi la città risulta un'exclave, ovvero una porzione di territorio russo in Europa, per questo motivo il cambio di nome voluto da Varsavia ha fortemente irritato il Cremlino.
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Il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, ha commentato: “non si tratta più nemmeno solo di russofobia, ma di una decisione folle, un atto ostile nei nostri confronti” e ancora: “Sappiamo che nel corso della storia, la Polonia è scivolata di tanto in tanto in questa follia di odio verso i russi”. La Commissione polacca, dal canto suo, ha giustificato la decisione sottolineando che: “Il fatto di intitolare una grande città vicino ai confini polacchi a Kalinin, un criminale corresponsabile, tra le altre cose, di decidere sull’omicidio di massa dei polacchi (il massacro di 22.000 ufficiali nella foresta di Katyn), è emotivo e negativo in Polonia”. Il Ministro polacco dello Sviluppo Waldemar Buda ha avallato la decisione della Commissione con un’affermazione che ha fatto infuriare i russi: “Non vogliamo la russificazione in Polonia ed è per questo che abbiamo deciso di cambiare il nome nella nostra lingua madre di Kaliningrad”. Insomma, un’altra forte tensione politica nella guerra dei simboli che si combatte parallelamente al conflitto in Ucraina.