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Guerra in Ucraina, “restiamo a Bakhmut”. Pace fatta tra i Wagner e la Russia

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Una notizia che può cambiare il destino della guerra in Ucraina, pronta alla controffensiva contro la Russia. Il fondatore e leader del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha annunciato che resterà a Bakhmut a combattere insieme ai suoi uomini dopo aver ricevuto garanzie sulla fornitura della munizioni richieste. «Stanotte abbiamo ricevuto un ordine di combattimento, promettono di fornirci le munizioni e le armi di necessarie per continuare ulteriori azioni», ha affermato sul canale Telegram

 

 

Prigozhin ha spiegato che l’ordine ricevuto nella notte è «il primo in tutto questo tempo» e promette che al gruppo Wagner arriveranno «tutte le munizioni e le armi di cui abbiamo bisogno» per far sì che «il nemico non avanzi». Inoltre «ci è stato detto che possiamo agire a Bakhmut nel mondo in cui riteniamo più adatto», prosegue Prigozhin, segnalando che «Surovikin sarà la persona che gestirà i rapporti tra il gruppo Wagner e il ministero della Difesa». Il riferimento è al generale russo Sergei Surovikin, a capo di quella definita una “operazione militare speciale” in Ucraina. 

 

 

In precedenza il capo e fondatore dei mercenari aveva annunciato che il gruppo Wagner si sarebbe ritiro da Bakhmut il 10 maggio, con un video furibondo contro il Cremlino. Successivamente il leader ceceno Ramzan Kadyrov aveva fatto sapere che i suoi uomini erano pronti a prendere le postazioni che il gruppo Wagner avrebbe lasciato libere a Bakhmut. Ma ora la situazione non cambierà e saranno sempre i soldati dello “chef” di Vladimir Putin a guidare la guerra contro Kiev.

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