Guerra in Ucraina, dagli Usa: “Prigozhin vuole sfruttare il fallimento della Russia”
La Russia prevede un lungo conflitto in Ucraina, dove in un solo anno sono state letteralmente decimate le truppe di eccellenza degli Spetsnaz, i reparti speciali, e per ricostruirle ci vorranno almeno tre-quattro anni. Dati che danno un senso logico all’ultimo report del think tank statunitense Isw (Institute for the study of the war) riguardanti le affermazioni attribuite a Yevgeny Prigozhin, il capo dei mercenari russi della Wagner. Prigozhin avrebbe addirittura proposto a Vladimir Putin di cessare la guerra e di concentrarsi sul consolidamento della presenza russa nelle aree occupate.
“Putin metta la parola fine alla guerra”. Prigozhin scuote la Russia con la richiesta
Per l’Isw, lo spregiudicato fondatore delle milizie mercenarie starebbe tentando di precostituirsi le condizioni per sfruttare un eventuale fallimento militare russo determinato dal previsto successo della controffensiva ucraina. Prigozhin ha avvertito che un’egoistico ‘deep state’ russo (che definisce come «una comunità di élite quasi statali che operano indipendentemente dalla leadership politica dello stato e hanno stretti legami e una propria agenda») è attualmente in crisi a causa dei fallimenti dell’esercito russo nell’assicurare rapidamente una vittoria. Prigozhin ha accusato i membri di questo Stato profondo, inseriti nella burocrazia russa, di sabotare deliberatamente il successo russo nella guerra perché cercano di riprendere le loro vite agiate. Prigozhin ha infine affermato che questi «nemici interni» spingeranno il Cremlino a «fare serie concessioni» equivalenti a «tradire gli interessi russi».
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