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Lavrov in Uzbekistan incontra Qin Gang: legami rafforzati tra Russia e Cina

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Nemmeno tre giorni fa il presidente russo Vladimir Putin aveva sentito telefonicamente l'omologo dell'Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev come riportato dall'agenzia russa "Ria Novosti". Secondo il servizio stampa del Cremlino i presidenti dei due Paesi avevano discusso delle misure prioritarie volte a garantire la dinamica del commercio e l'attuazione di progetti di cooperazione congiunta.

"Particolare attenzione è stata prestata alla questione dell'uso effettivo del sito della fiera industriale internazionale Innoprom, che si terrà alla fine di aprile di quest'anno nella città di Tashkent, per promuovere l'interazione pratica a livello di imprese e regioni di due Paesi".

E i colloqui tra Cina e Russia sono continuati. Il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov ha incontrato oggi il suo omologo cinese Qin Gang in un meeting organizzato a Samarcanda, in Uzbekistan a margine della Conferenza ministeriale dei Paesi confinanti con l'Afghanistan. 

"Le nostre relazioni dimostrano resilienza, nel contesto attuale, la frequenza delle nostre riunioni è giustificata. È importante per noi sincronizzare l'orologio", ha affermato Lavrov durante l'incontro, riferimento chiaro all'invasione russa in Ucraina, sulla quale Pechino ufficialmente mantiene una posizione neutrale.In Uzbekistan i due ministri hanno incontrato anche i colleghi dei Paesi confinanti per discutere della situazione in Afghanistan.

Tutto questo accade mentre mentre la tensione tra Mosca e gli Usa sale alle stelle dopo la diffusione sui canali Telegram e profili Twitter dei piani segreti degli americani e della Nato per supportare l'Ucraina nella controffensiva contro la Russia attesa "presto", come ripetono da giorni da Kiev.

Il Pentagono adesso sta indagando per individuare i colpevoli di una così grave fuga di notizie e, dalle prime analisi, si ipotizza che dietro ci possa essere Mosca. I documenti sembrano infatti essere stati modificati prima di essere pubblicati, gonfiando le stime dei soldati ucraini morti in guerra e riducendo il numero di quelli russi. Kiev minimizza quella che potrebbe essere stata una mossa dell'intelligence russa. 

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