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Armi nucleari in Bielorussia? “Reazione isterica”, la Russia inferocita con la Nato

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Cresce la tensione tra la Russia e l’Occidente. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha descritto come «isterica» la reazione dei Paesi occidentali ai piani russi di dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia. «L’Occidente collettivo non sembra disposto a mettersi d’accordo in alcun modo sulla questione delle armi nucleari statunitensi, di stanza in Europa, vicino al nostro Paese, ma opta per una reazione isterica ai nostri piani di costruzione di silos per lo stoccaggio di armi nucleari tattiche sul territorio bielorusso», ha detto in un’intervista il volto noto dell’amministrazione di Mosca. 

 

 

I fedelissimi di Vladimir Putin avevano ammesso all’inizio di questa settimana che l’intenzione di dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia è una risposta all’allargamento della Nato. «L’Alleanza si sta allargando verso il confine russo, non è la Russia che si sta avvicinando alla Nato», le parole con cui Peskov ha commentato l’ingresso della Finlandia nell’Alleanza atlantica. Un'adesione il cui processo è iniziato dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. E la minaccia nucleare, con uno scontro atomico tra i due blocchi, è sempre più concreta.

 

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