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Ucraina nella Nato? Frenata di Usa e Germania: retroscena sulla lite tra ministri degli Esteri

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Gli Stati Uniti, insieme alla Germania e all’Ungheria, si oppongono alle intenzioni di altri Stati membri della Nato di offrire all’Ucraina una ‘road map’ per l’adesione all’Alleanza atlantica al vertice di Vilnius e ad una dichiarazione di sostegno al suo futuro ingresso nell’Alleanza. Un chiaro segnale che dimostra le divisioni dell’Occidente in merito allo status postbellico di Kiev. A scriverlo è il Financial Times, che quattro fonti diplomatiche che hanno preso parte ai negoziati: c’è stato un dibattito acceso tra i ministri degli esteri della Nato a Bruxelles nei giorni scorsi su esattamente ciò che dovrebbe essere offerto all’Ucraina. Anche se tutti i membri dell’Alleanza concordano sul fatto che l’adesione alla Nato non può essere seriamente discussa mentre la guerra è ancora in corso, c’è un numero crescente, Polonia e Paesi Baltici in testa, di sostenitori dell’idea di offrire all’Ucraina una «tabella di marcia» per l’adesione, che «rafforzerebbe» le relazioni tra l’Alleanza e Kiev. 

 

 

Tuttavia, secondo le fonti del Ft, gli Stati Uniti, così come la Germania e l’Ungheria si oppongono a questa proposta. «Abbiamo diverse settimane di difficili negoziati davanti a noi per colmare queste lacune e creare un risultato politico», ha detto uno di loro. «La strada per il vertice della Nato a Vilnius è ancora molto rocciosa», la sentenza sulla situazione. Inoltre, in vista del vertice di Vilnius di luglio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe anticipato che una sua partecipazione ci sarà solamente se a Kiev saranno offerti segnali tangibili in direzione di un ingresso nella Nato, quali garanzie di sicurezza dopo il conflitto con la Russia e una maggiore collaborazione con l’Alleanza.

 

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