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Guerra Ucraina, l'ammissione di Putin: le sanzioni avranno impatto negativo

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Guerra in Ucraina e ripercussioni sull'economia russa. Per la prima volta, lo zar del Cremlino ammette che le sanzioni dell'Occidente potrebbero provocare ripercussioni negative sull'economia. Nonostante questo, però, la situazione attuale è ancora sotto controllo e, dallo scorso luglio, gli indicatori sono positivi. «Nel medio termine» le sanzioni contro la Russia potranno avere «un impatto negativo». Lo ha ammesso il presidente russo Vladimir Putin, parlando durante una riunione di governo, nel corso della quale ha comunque rivendicato che «l’economia russa ha mostrato una dinamica positiva a partire dallo scorso luglio» ma «il ritorno al percorso di crescita non deve rilassarci, è necessario sostenere e rafforzare le tendenze positive della nostra economia, migliorarne l’efficienza, garantire la sovranità tecnologica, umana e finanziaria e le azioni devono essere rapide allo stesso tempo, senza eccessi di burocrazia, poiché le restrizioni illegittime introdotte contro la nostra economia possono effettivamente influenzarla negativamente nel medio termine».

 

 

 

Intanto Mosca ha sospeso la condivisione di informazioni sulle sue forze nucleari con gli Stati Uniti, compresi gli avvisi sui test missilistici. Lo ha riferito il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, in dichiarazioni riportate dalle agenzie di stampa russe. Il mese scorso il presidente russo aveva sospeso il trattato New Start, sostenendo che la Russia non può accettare le ispezioni statunitensi dei suoi siti nucleari previste dall’accordo visto che Washington e i suoi alleati della Nato hanno apertamente dichiarato la sconfitta della Russia in Ucraina come loro obiettivo. Mosca ha sottolineato che non si sta ritirando completamente dal patto e che continuerà a rispettare i limiti sulle armi nucleari.

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