Israele, notte di proteste e scontri: Netanyahu verso lo stop alla riforma della giustizia
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dovrebbe annunciare a breve lo stop alla controversa riforma della giustizia che ha scatenato imponenti proteste nel Paese. Lo scrivono in Israele diversi media in lingua ebraica. I media citano tutti "fonti vicine al primo ministro", senza fornire ulteriori dettagli. Secondo l’emittente pubblica Kan, il premier parlerà alle 10 alla Knesset dopo una serie di colloqui avvenuti nella notte con i suoi alleati politici.
Nella tarda notte di domenica una folla di manifestanti ha riempito le strade della città israeliana di Tel Aviv dopo che il primo ministro ha licenziato il suo ministro della difesa per la sua opposizione a una prevista revisione giudiziaria. Sventolando bandiere israeliane e cantando "democrazia", i manifestanti hanno bloccato strade e ponti, compresa l’autostrada Ayalon trasformata in un mare di bandiere. Le proteste si sono attenuate intorno alle 2 del mattino ora locale. I manifestanti hanno acceso diversi fuochi sull’autostrada principale di Tel Aviv, e il fumo ha oscurato in parte alcuni degli iconici grattacieli della città. Anche i manifestanti si sono radunati accanto all’autostrada, bruciando rottami metallici e legno. Manifestazioni si sono registrate a Beersheba, Haifa e Gerusalemme, dove migliaia di persone si sono radunate fuori dalla residenza privata di Netanyahu. La polizia ha risposto con getti d’acqua sulla folla. Migliaia di persone hanno poi marciato dalla residenza alla Knesset. La crisi politica di Israele si è aggravata domenica quando l’ufficio di Netanyahu ha annunciato la rimozione di Yoav Gallant, dopo che è diventato il primo membro del gabinetto a chiedere una pausa ai controversi piani di revisione del sistema giudiziario del Paese.
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha esortato il governo a fermare la revisione giudiziaria, dopo che gli oppositori del piano sono scesi in piazza durante la notte. Herzog chiede al governo di congelare la riforma giudiziaria. I leader della protesta anti-riforma affermano che oggi alle 14 si terrà una manifestazione di massa davanti la Knesset, a Gerusalemme. "Non permetteremo alcun compromesso che danneggi l’indipendenza della Corte Suprema", dicono. Un corteo di protesta che potrebbe diventare dunque una manifestazione per la vittoria.